Fattacci. Il racconto di quattro delitti italiani
In ogni città, grande e piccola, si verificano episodi di cronaca nera. Non quelli legati alla malavita più o meno organizzata, ma quelli che coinvolgono persone all’apparenza normali, i famosi <<tranquilli vicini di casa>>. A Roma, questi avvenimenti vengono chiamati <<fattacci>>.
Sono quattro i fattacci che Cerami racconta in questo libro. Quattro episodi della cronaca più nera di Roma e che sono rimasti scolpiti nell’anima dei romani e di chi ha seguito le cronache di quei giorni. Quattro episodi che avvengono tra il 1970 e il 1990 al centro come alla periferia della Capitale. La stampa ha subito dato nomi <<accattivanti>> a questi fattacci, tanto da essere ricordati ancora oggi allo stesso modo: la vendetta del canaro, l’assassinio del nano, il boia di Alberga; i marchesi Casati.
Il filo rosso che unisce e cuce queste storie consiste nel legame bizzarro e patologico che lega vittime e carnefici dove, durante il balletto delle parti, i due ruoli spesso si invertono e non sempre chi rimane a terra è la vittima. Sono storie di sopraffazione psicologica e fisica, di amori morbosi, di ricerca di felicità spesso effimere (una moto, il riconoscimento del quartiere, appagamento sessuale, …).
Cerami tratteggia il dipanarsi di questo filo utilizzando le cronache dei giornali e le inchieste della magistratura, ricreando i luoghi e gli ambienti, i caratteri dei protagonisti e dei personaggi di contorno, in una esposizione quasi cinematografica.
Da notare che dalle cronache dell’omicidio del nano è stato tratto, da Matteo Garrone, un bellissimo film noir: L’imbalsamatore.
Libro interessante, tra racconto di cronaca e romanzo noir. Unica pecca l’asincronicità del primo episodio, che fa perdere il pathos della narrazione
Ruggero Signoretti
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