THE DARK ART ROOM
Una mostra da visitare rigorosamente al buio è quella curata da Francesca Franco, intitolata ironicamente The Dark Art Room, la mostra riunisce le opere di sette artisti di diversa generazione e differente ricerca estetica: Giovanni Albanese, Carlo Bernardini, Stefano Fontana, Silvia Iorio, Franco Losvizzero, Pino Modica, Maurizio Mochetti. Minimo comun denominatore è l’uso della luce, nelle sue varie forme e modalità, quale elemento espressivo e strutturale di valore scientifico o ludico, onirico o spettacolare, grafico o pittorico. Un elemento capace di aprire nell’oscurità spazi virtuali e dimensioni altre, immaginifici e al tempo stesso reali quanto la natura duale dell’entità che li ha prodotti, composta di onde e particelle, di impalpabile energia elettromagnetica che forma con la materia una inscindibile unità, riassunta da Albert Einstain nella nota formula E = mc2 (energia uguale materia per velocità della luce al quadrato).
Fotone o corpuscolo, vibrazione discreta o continua, radiazione di una o più lunghezze d'onda, nelle mani degli artisti la luce moltiplica le capacità metamorfiche insite nella propria struttura fisica per sfuggire, una volta ancora, alla Ragione di chi volesse racchiuderla in una definizione. Meglio allora rifugiarsi nel buio accogliente dell’irrazionalità, per sua natura ribelle a formule e categorie, confidando nella capacità di ritrovare internamente un’immagine imprevista, vitale e creativa quanto un sogno in stato di veglia.
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