|  Corto Maltese. Una ballata del mare salato
Non c’è un vero motivo per recensire oggi questo libro di Hugo Pratt, edito la prima volta nel 1995 da Einaudi e riproposto, sempre da Einaudi, nei tascabili, nel 2004. Forse perché l’anno da poco passato ci ha regalato una bellissima mostra, a Roma, delle sue opere? Forse perché i climi grigi ed invernali ci fanno sognare spiagge bianche, palmizi e frutti esotici degustati alla dolce brezza dei tropici? Il caso? Più probabilmente, lo sprone reale a questo articolo è nel volere imperativo di questo libro di farsi leggere. Questa strana forza che ha fatto cadere l’occhio di chi scrive su questo tascabile in libreria, la mano si è mossa di volontà propria ad afferrarlo, e l’occhio ha deciso di scorrere le pagine, riga per riga e la mente si è recata in luoghi lontani, nel pacifico, tra Polinesia e Melanesia, tra maori e figiani, contrabbandieri, pirati e ufficiali tutti d’un pezzo, in un tempo lontano, durante la prima guerra mondiale, quando il mare era conteso dalle golette e le navi a vapore.
Perché questo libro, questo sorprendente (raramente aggettivo è stato più adatto) racconto, <<pretende>> di essere letto. Una forza che gli proviene dalla magia di una narrazione fluida, intensa, coinvolgente, che trae energia dalle tempeste marine e le forze degli dei e degli spiriti dei luoghi visitati dall’eroe del racconto: Corto Maltese. Ma il bel marinaio, affascinante e scanzonato, che da giovane si incise una linea della fortuna sul palmo della mano con il rasoio del padre, è un protagonista ed eroe schivo, che per propria natura rifugge dall’essere in primo piano. Ed ecco che quindi, protagonista unico e reale diviene il racconto stesso e la coralità dei personaggi, stranamente assortiti dal destino e dal mare, che danzano una bizzarra quadriglia, che li porta ad avvicinarsi ed allontanarsi, ad amarsi ed ad odiarsi, a salvarsi ed ad attentare alle altrui vite, con la stessa complessa semplicità di una coreografia un po’ retrò che ha come sfondo ideale un lungo ed insanguinato tramonto sull’oceano.
Ruggero Signoretti
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Descrizione |
Storie di mare e di marinai, mondi lontani e sconosciuti, isole perdute negli oceani, individui alla ventura, naufragi, durezze e improvvisi slanci di umanità nascosta. Dopo aver reso celebre il suo personaggio in tutto il mondo con il disegno, ora Hugo Pratt ce lo racconta con le parole attraverso la scrittura. Diversa la tecnica narrativa, uguale la suggestione. |
