Paese che vai usanze trovi
Preceduto da un uragano di denuncie da parte del Governo Kazako e degli involontari protagonisti è arrivato anche in Italia il Mockumentary del baffutto reporter Borat.
Andrebbe da subito chiarito che le risate a crepapelle promesse dalla campagna publicitaria sarebbe più corretto chiamarle "riso amaro" e che non siamo in presenza di un profondo carotaggio della società statunitense. Borat non vuole psicanalizzare proprio nessuno, non gli interessa affatto penetrare il ventre molle, ma piuttosto esaltare quel ridicolume sociale che eerge come la panna del latte, sta sotto gli occhi di tutti ...ed è quindi - incredibilmente - invisibile.
Per far questo Borat Sagdiyev intraprende, seguito dal fido cameraman a bordo di un carrettino di gelati, un periplo da Odissea verso l'assolata California alla ricerca della madre di tutte le icone televisive: Pamela Anderson. Lungo questa rotta trovano spazio le drammatiche interviste / incontro con miserabili subumani anglofoni.
Non che questo salvi la vecchia Europa, anzi, nella presentazione del ridente paese natale di Borat (un'immaginario villaggio Kazako) il piatto forte è l'oscena corsa all'ebreo sulla falsariga della festa di San Firmino a Pamplona, ma con un uomo e una donna al posto dei tori. Summa di ogni genere di intolleranza, Borat cerca - e trova - il peggio del civile Occidente, ponendosi al di sotto di ogni pregidizio riesce ad apparire inocuo ai superiori e civilizzati flgli dello zio Sam e a superarne le resistenze del buonismo da padri pellegrini. Ad esempio, fiero sostenitore del buon vecchio Stalin, Borat non ha problemi a sostenere con lo stesso ardore George Bush di cui celebra le doti distruttive in un'arringa al pubblico - esultante - di un rodeo a Salem.
C'è da dire che il film non scorre via proprio facilmente, penalizzato dalle necessità del doppiaggio che sacrifica l'irresistibile "grammelot", minestrone linguistico di ebraico, polacco, armeno, rumeno e verseggi a ruota libera. Soprattutto Borat nasce come personaggio di gag televisive - dall'ossannatissimo G Show - ed eredita sul grande schermo uno spirito erratico e discontinuo. Rimane comunque scintillante la diabolica interpretazione di Sacha Baron Cohen, pronto a tutto per una giusta causa - impalmare la Anderson - compreso il costume verde che sfogia sui manifesti...
Dante Picca |
Trama: Borat Sagdiyev, celebre giornalista della Tv del Kazakhstan, viene inviato negli Stati Uniti per girare un reportage sul Paese più grande del mondo. Giunto sul posto, però, Borat si mostra interessato, più che agli usi e costumi americani, a cercare la bella Pamela Anderson che vorrebbe sposare... |