TROPPO
BELLO PER ESSERE VERO (4)
La moglie con gli occhi verdi
Ora che in Europa ci sono entrati quasi tutti,
è diminuito il numero delle belle ragazze in cerca
di passaporti: tutte quelle giovani donne che espatriavano
come fotomodelle, atlete, mogli, amanti e altro, sono ormai
cittadine europee. La mia memoria corre indietro, ai tempi
del comunismo: ricordo bene che se all’epoca uno straniero
voleva sposare una ragazza ungherese laureata e portarla
a vivere in Italia, doveva pagare al governo ungherese la
cifra totale stanziata per la sua formazione universitaria.
Ma tant’è: oggi sono almeno 30.000 gli uomini
italiani che hanno la moglie o l’amichetta dell’Est,
in genere donne tradizionali e lavoratrici. Come ci si conosce?
Di solito attraverso un’agenzia, seria o meno seria.
Personalmente, di agenzie matrimoniali dell’Est mi
ero già occupato a suo tempo (mio è Strani
Amori, un libretto della collana Millelire di Stampa Alternativa),
ma naturalmente ora con Internet il mercato matrimoniale
internazionale si è velocizzato. Ma con qualche effetto
collaterale.
Andate su un motore di ricerca - io uso sempre
l’ottimo www.ask.com
- e provate a digitare la frase “Russian scammers”
(truffatrici). Vi si aprirà un mondo che neanche
immaginavate: esistono siti che controllano e denunciano
pubblicamente le false agenzie matrimoniali e le belle scroccone
dagli occhi verdi. A giudicare dal numero di siti e di segnalazioni,
si tratta di un’industria pesante, ben oliata ma basata
su alcuni meccanismi molto semplici. Il primo dei quali
è far pagare salata non tanto l’iscrizione,
quanto una serie di servizi di cui il cliente di rado conosce
il comune tariffario: le traduzioni della corrispondenza,
il visto d’ambasciata, le traduzioni giurate dei documenti
legali, un eventuale interprete o angelo custode all’arrivo
in aeroporto. Esiste la possibilità di confrontare
le tariffe attraverso forum e siti di incontro (p.es. www.pietroburgo.it),
ma spesso chi si rivolge ad una agenzia matrimoniale è
sprovveduto o non naviga in rete. L’altro livello
– e qui inizia la truffa vera e propria – è
quello di farsi pagare per entrare in contatto con ragazze
che non esistono o che – magari già sposate
- sono disponibili per pochi soldi a rispondere alle lettere
di più clienti, salvo mollarli dopo due o tre mesi
dicendo che hanno trovato un altro o preferiscono sposare
un paesano. Spesso le stesse lettere sono modelli già
pronti (nei siti antitruffa ve n’è un campionario),
ma chiunque abbia una certa pratica può mantenere
la corrispondenza con l’estero. Io stesso ho scoperto
che un’amica ucraina si era messa d’accordo
con altre due amiche: si dividevano il computer dell’ufficio
e, insieme a quello, il traffico di email con gli uomini
che scrivevano. Quando una aveva troppo da fare o si era
sistemata, allora passava la posta all’amica. Tanto,
per noi che scrivevamo, quelle donne erano a dir poco virtuali.
Anche le foto spesso non sono vere: a scorrere i siti delle
agenzie dell’Est, si direbbe che certe ragazze abbiano
poche foto e troppi nomi. E sono sempre tanto, tanto sole.
Ma il record della “sòla”
non lo detengono le agenzie, ma alcune ragazze che agiscono
in proprio, artigianalmente. Sono donne vere, ti danno anche
il telefono, ti sussurrano parole d’amore… e
si fanno pagare in anticipo il viaggio in Italia. Una volta
che hai spedito i soldi per visto e biglietto aereo, non
le vedrai mai più. L’altra variante è
vecchia quanto il cucco: servono i soldi per la madre malata
o per l’operazione della figlia. Sono truffe che esistevano
anche prima dell’internet, ma ora si sono velocizzate.
Ma ammettiamo anche che questa bella ragazza venga davvero
in Italia a farsi la vacanza: se si fa offrire tutto, se
non bada a spese (altrui), se non prende impegni per il
futuro, è bene pensarci due volte, a meno di non
prendere le cose per quelle che sono. Il vero problema è
che troppi uomini si fidano di sconosciute avventuriere.
In ogni caso nei siti antitruffa sono pubblicate anche le
foto segnaletiche, i vari nomi e le procedure tattiche di
queste simpatiche ragazze. Un consiglio personale? Quando
siete in dubbio, fatevi un viaggetto e andate a trovarle
sul posto: conoscerete i suoi amici, i suoi genitori, vedrete
bei posti, valuterete la situazione. Sempre che Tatjana
esista.
Marco Pasquali
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