Mio
fratello è figlio unico
Tratto dal romanzo di Antonio Pennacchi 'Il
Fasciocomunista', il film narra – come da sottotitolo
del libro – la “vita scriteriata di Accio Benassi”.
Lucchetti riporta efficacemente nel suo film l’irrequietezza
e l’insoddisfazione del protagonista, così
come Elio Germano riesce molto bene ad interpretarla.
Il film conta su un cast valido e ben assortito ed una ricostruzione
dell’Italia dell’epoca leggera ed ironica, volta
a mettere in evidenza non tanto il conflitto politico quanto
quello tra i due fratelli.
Il risultato risulta però troppo benevolo e accondiscendente,
indicando nella famiglia l’unico valore in grado di
mettere pace negli scontri ideologici di qualsiasi momento
storico. Ecco così sottolineate le diversità
tra i due fratelli, i loro caratteri ed esigenze di vita
che li portano ad un progressivo allontanamento, salvo poi
rivelarsi entrambi problematici e pericolosi e, quindi,
ancora una volta fratelli che trovano la loro unica consolazione
nel legame familiare. Manca, insomma, un’approfondimento
sugli ideali che sottendono le scelte, anche politiche,
compiute dai due ragazzi, mentre è fin troppo evidente
la ricerca da parte di Accio di un equilibrio che riesca
a fargli superare il banale “o sei con me o sei contro
di me”.
Detto questo, le interpretazioni dei protagonisti sono assolutamente
di rilievo, fatta eccezione per uno Scamarcio sotto tono,
ormai troppo preoccupato di sciorinare il suo celeberrimo
sguardo-intenso-cerchiato per riuscire a star dietro agli
ottimi Germano, Finocchiaro e Zingaretti.
Giulia De Mare
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Cast |
Riccardo Scamarcio, Elio Germano,
Angela Finocchiaro, Massimo Popolizio, Luca Zingaretti. |