Con “La masseria delle allodole”
i fratelli Taviani tornano al cinema e, come è nel
loro stile già apprezzato ne “La notte di San
Lorenzo”, raccontano una pagina dolente della storia
recente quasi del tutto dimenticata: il genocidio degli
armeni da parte dell’esercito turco avvenuto nel 1915.
Il film, ispirato all’omonimo romanzo di Antonia Arslan,
racconta attraverso le vicissitudini della famiglia Avakian
che vive nella masseria delle allodole, la tragedia di un
intero popolo, un massacro annunciato e ineluttabilmente
subito. Un genocidio di ferocia inaudita simile a quello
subito dagli ebrei ma che la maggior parte di noi ignorava
o aveva rimosso. Un massacro passato sotto silenzio complice
lo scoppio della I° Guerra mondiale, uno stermino avvolto
nella nebbia dell’oblio che ancora copre la vergogna
di quel crimine. Paolo e Vittorio Taviani, registi sensibili
e attenti, sempre alla ricerca della verità storica,
hanno squarciato quella nebbia e con immagini piene di pathos
e di sangue ci hanno messo di fronte a quegli eventi tragici.
Un’operazione encomiabile di cinema utile: chi non
sa imparerà a conoscere, chi sa ricorderà
con orrore. Il popolo armeno attende ancora giustizia per
quell’infamia subita; le ferite sono sempre aperte
ma la loro voce, piena di dolore, è rimasta inascoltata.
Il film di buona fattura si avvale di un cast internazionale,
ogni attore è impegnato a dare il meglio di sé.
Paz Vega è la giovane figlia degli Avakian, romantica
e fiera martire della follia turca; l’intensa Angela
Molina è la sua governante greca che farà
di tutto per salvare quel che resta della famiglia armena.
Nel film tutto è tragico; sin dalle prime sequenze
si avvertono i segnali del pericolo incombente sull’apparente
serenità della masseria delle allodole e dei suoi
abitanti. Ma nessuno può arrivare a immaginare la
crudeltà e l’orrore che sta per abbattersi
sulla comunità armena e fino a che punto l’uomo
può toccare il fondo trasformandosi in bestia. Tutti
i maschi, compresi i bambini saranno massacrati ferocemente,
le donne e le bambine deportate nel deserto, ma anche loro,
infine, barbaramente uccise ad ogni tentativo di rivolta.
Non c’è pietà, nessuna umanità;
solo una delicata storia d’amore finita nel sangue
porterà alla luce in un giovane soldato turco la
consapevolezza delle atrocità commesse, la logica
folle di un genocidio. La rabbia e lo sdegno dei popoli
civili di fronte a queste pagine vergognose della storia
dovrebbero essere sempre forti e presenti per non addormentare
le coscienze, per non dimenticare.
Ester Carbone
La
masseria delle allodole
Titolo
originale
La masseria delle allodole
Nazione
Italia Bulgaria, Francia, Spagna,
Gran Bretagna, 2007
Genere
Drammatico
Durata
122 minuti
Regia
Paolo e Vittorio Taviani
Cast
Paz Vega, Ángela Molina,
Alessandro Preziosi, Mohammed Bakri, Tchéky Karyo,
Mariano Rigillo, Hristo Shopov, Christo Jivkov, Yvonne Sciò,
Linda Batista
Trama:
Una famiglia armena, ristruttura una vecchia masseria abbandonata
per ospitare i loro parenti trasferitisi in Italia. Ma l'attesa
sarà vana, perchè i loro parenti, in realtà,
sono stati uccisi durante il terribile genocidio di armeni
da parte dei turchi, nel corso della prima guerra mondiale.
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