WU
MING NON DELUDE L’ATTESA
Dopo quattro anni di attesa, è finalmente
in libreria Manituana, l’ultimo romanzo del collettivo
anonimo Wu Ming - in mandarino: “senza nome”.
Nel 1999 quattro di loro, sotto lo pseudonimo di Luther
Blissett, avevano riscosso un clamoroso successo internazionale
col romanzo Q, ambientato all’epoca delle guerre post-luterane.
Anche in questo libro, torna un romanzo storico di grande
impatto emotivo, una storia corale e dolorosa, un popolo
che fronteggia il declino e la disfatta. Manituana (in lingua
irochese: Il Giardino del Grande Spirito) è il lenzuolo
di terre ricche e fertili che un dio stese sotto i piedi
degli uomini, per poi ritirarlo via in cielo, sdegnato dalle
guerre che essi vi avevano scatenato. Dietro la storia delle
Sei nazioni Indiane, la confederazione che scelse di allearsi
dalla parte del Re d’Inghilterra allo scoppio della
guerra di Indipendenza americana, traspare con inattesa
poesia l’allegorica sconfitta di un mondo intessuto
di mito, di riti naturali, e di credenze familiari, spazzato
via dalla fondazione degli Stati Uniti e dai primi passi
del libero mercato (e sono gli anni in cui Adam Smith, il
padre del liberismo, pubblica la sua opera “La ricchezza
delle nazioni”).
Fondendo con grandissima abilità strutture narrative
proprie della letteratura popolare dell’ottocento
(la trama complessa, i personaggi numerosi, la grande epopea
di un popolo, la guerra, le battaglie, il viaggio), col
linguaggio asciutto e i dialoghi serratissimi caratteristici
della narrativa d’azione degli anni più recenti,
i Wu Ming costruiscono quasi per magia un romanzo che analizza
con una voce originale temi totalmente contemporanei: lo
sfruttamento dei popoli e della natura, il dolore degli
oppressi, la morte degli ideali, l’ineluttabile declino
dei vinti della storia.
Wu Ming sostiene l’ambiente e la libertà
digitale. I suoi libri sono stampati su carta eco-sostenibile.
Sul sito www.manitiana.com
, che contiene informazioni e contenuti extra, il romanzo
sarà presto scaricabile integralmente. Il loro sito
è: www.wumingfoundation.com
Marta Baiocchi
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