CONTRO
IL BAROCCO
Carte, disegni, appunti: una serie
di testimonianze in ricordo di quella proficua e intensa
stagione che visse l’architettura italiana nel corso
della seconda metà del XVIII secolo.
La mostra “Contro il Barocco” allestita presso
l’Accademia di San Luca, è una scelta che intende
rifiutare il tipo di produzione artistico-architettonica
del periodo dell’Ancien Regime, di un’arte cioè
destinata a signori spesso senza gusto e di scarsa sensibilità
d’animo, a discapito di una creatività trasparente
e senza compromessi di un’arte fatta senza copione.
L’esposizione è invece a favore di una nuova
architettura che vede la sua nascita nell’apprendistato
a Roma negli anni tra il 1780 e il 1800, sulla formazione
di artisti che fecero dell’Italia un’Accademia
virtuale e sempre aperta.
Molte le riviste, i libri, i disegni, i marmi che si fanno
testimoni nel loro eterno splendore, della forte influenza
che Roma ha esercitato in quegli anni su animi di ogni sorta.
Causa la dispersione delle collezioni risalenti all’epoca,
oggi la Roma del ‘700 è in gran parte fuori,
nei luoghi da cui gli artisti provenivano, o nelle sedi
che si sono impossessate – il più delle volte
in modo illecito– di questi preziosi documenti, fenomeno
questo che ha contribuito all’impoverimento del materiale
gia scarso sul quando il come e il perché dei soggiorni
romani degli artisti e delle loro opere.
Perdita assai grave se si pensa a quanto sia importante
poter ambientare opere e artisti nei siti in cui si sono
formati, in cui sono cresciuti tra le mille sfumature, gli
interminabili contrasti di luci e ombre e le forti linee
a volte contigue a volte rotte, proprio come accade in fondo
ai nostri cuori.
E’ infatti il disegno l’elemento essenziale
e più importante che rivela i più intimi pensieri
e le più latenti passioni degli artisti, come tratti
mai educati e mai domati, ma liberi di vivere in quello
stato di bozza spesso assai più definitivo di tanto
perfetti quanto insignificanti dipinti.
Benedetta
Mazzanobile
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