Centro
di igiene mentale - un cantastorie tra i matti
Di questo libro si potranno dire molte cose
ma non che sia un’operazione commerciale.
Non è un romanzo e tanto meno un saggio. Il genere
letterario più vicino a quest’opera è
il diario. Il diario di un volontario che decide di dedicare
parte del proprio tempo a fianco di infermieri e medici
nell’ascolto e la cura di matti, di <<meravigliose
imperfezioni, come uno stupendo sbaglio di dio>>.
Con l’avvento della Legge 180/78, la cosiddetta legge
Basaglia, i manicomi sono stati chiusi. Al loro posto adesso
ci sono i CIM, i Centri d’Igiene Mentale, strutture
molto meno inquietanti degli ex manicomi, ma che, come i
manicomi, divengono l’alibi per dimenticarsi dell’esistenza
dei <<matti>>. La malattia mentale fa paura:
si a paura che possa colpirti in qualsiasi momento, non
c’e’ vaccino e soprattutto ti porta a qualcosa
di più terribile della morte: la morte sociale.
Cristicchi, nel suo viaggio tra i CIM italiani, annota nel
suo libro sprazzi di vita di pazienti, medici, infermieri,
custodi, tutti accomunati dalla frequentazione di spazi
in cui i dialoghi, spesso surreali, portano a confondere
chi aiuta con chi è aiutato.
Cristicchi non è uno scrittore. Il suo libro non
è un grande libro. Non ha valore scientifico ne narrativo.
Ma è un libro che vale la pena leggere perché,
proprio per le sue carenza scientifico-letterarie, riesce
a trasmettere la limpida semplicità del rapporto
con chi si ritiene di non poter più avere rapporti.
È l’onestà che rende positiva quest’opera.
Se poi per lanciarla è servito vincere Sanremo…
chissà che una volta tanto il fine abbia giustificato
i mezzi.
Ruggero Signoretti
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Descrizione |
Margherita,
Pipolo, Francesco, il Professore abitano la “nave
dei folli” sulla quale Simone Cristicchi è
sato "imbarcato" durante il servizio civile. Le
incredibili storie di persone piene di tic e di talenti
inaspettati, vittime di tremende ossessioni, ma anche capaci
di sbalorditiva creatività.
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