La pista di sabbia
Una pista di sabbia… Sarà forse la battigia dinanzi la casetta di Marinella, teatro di tanti pasti preparati dalla fedele Adelina, le molte, troppe tazzine di caffè e le corse mattutine del nostro Commissario Montalbano?
O forse è la pista degli indizi, che come sabbia si confondono, si mischiano, scompaiono al primo colpo di vento, dando sempre nuove letture della realtà indiziaria?
O, sempre forse, è la pista dove bellissimi cavalli da corsa si contendono premi sotto gli occhi sparluccicanti delle belle dame e degli eleganti signori venuti a rimirarli?
O, per finire, è la strada che i sogni percorrono, funestando le notti di Montalbano, sulla quale l’inconscio del Commissario mescola incubo, erotismo, ed ansie varie?
Molti possono essere i significati che il titolo dell’ultima opera del più osannato giallista italiano vivente, Andrea Camilleri.
L’autore riprende e continua a tessere le fila della storia pubblica e privata del suo personaggio più famoso, il Commissario Montalbano, per l’appunto, nel suo percorso tanto professionale quanto di vita (il Commissario ha oggi 57 anni).
Torna Montalbano: torna con una indagine sul mondo dei cavalli, con i suoi soliti sistemi ben poco ortodossi e torna con una rinnovata, se non cresciuta, ansia per il tempo che passa, per il fisico che cede ai colpi del tempo.
E con il commissario tornano i comprimari di sempre: Mimì Augello, Fazio, Gallo, Galluzzo, Catarella, Livia, Ingrid, l’amata cittadina di Licata, con i suoi ristoranti ed i suoi cittadini tutti ordinari e tutti speciali.
Come al solito un ottimo libro per l’estate.
Vista la lunga lista di succulente pietanze che Montalbano si sbafa ad ogni pasto, il libro è seriamente sconsigliato a chi sia a dieta per la <<prova costume>>.
Ruggero Signoretti |