Mediterranea

LE RADICI NEL CUORE

Calcutta, anni settanta. Ashoke e Ashima, praticamente sconosciuti l’uno all’altra, convolano a nozze in un matrimonio combinato dalle famiglie. Subito dopo lasciano la soffocante India ed emigrano in America, nella fredda New York, dove iniziano la loro vita insieme. Ashima si trova catapultata in un mondo nuovo e molto strano ma la vita della coppia prende una svolta decisiva quando nasce il loro figlio Gogol e in seguito, un altro. Il nuovo nucleo fa fatica però ad integrarsi nella società americana e cerca di mediare le radici passate con le prospettive del futuro. Gogol, un nome impegnativo ed ingombrante (in onore del romanziere russo), si ritrova a fare i conti con le sue origini, vivendole in modo conflittuale in una terra, l’America, così lontana dalla cultura e dalle tradizioni indiane. In un certo senso il ragazzo è combattuto tra vergogna e orgoglio; è fiero delle sue radici che però sembrano anche pesargli. Non a caso i due figli si sentiranno completamente americani mentre Ashima e Ashoke conserveranno sempre il desiderio di tornare in India. Gogol si innamora di una ragazza americana Maxime, mentre i genitori vorrebbero dargli una moglie bengalese finchè un giorno … In scena Gogol (Kal Pen) è conteso tra la bionda Jacinda Barret e l’orientale Zuleika Robinson; a lui capire quale strada scegliere e intanto il suo percorso di vita lo porterà a rivalutare le sue radici. L’intera famiglia ritornerà in India per un viaggio alla scoperta della terra dalla quale provengono, ma i sentimenti e le ragioni di due generazioni lontane li porteranno a trarre delle conclusioni molto diverse. Romanzo di formazione, quasi corale, “Il destino nel nome” (tratto dal bestseller di Jhampa Lahiri) affronta il tema del mix di culture e tradizioni e lo sviluppa cercando di coniugarle insieme senza che l’una stravolga l’altra. L’intenzione è cercare di raggiungere un equilibrio che da individuale diventi universale attraverso l’intreccio delle culture. Mira Nair realizza il suo film sull’identità e sul senso di estraneità che accomuna la vita di tutti gli emigranti condannati a sentirsi stranieri ovunque. La storia qui raccontata tenta di conciliare la voglia di andare lontano e il desiderio di tornare, il rifiuto delle tradizioni con ilo richiamo del passato, il senso di appartenenza e la scoperta del nuovo, la nostalgia e lo sguardo aperto al futuro. Tenendo presente che il ritorno alle origini e il distacco totale derivano anche da un altro contrasto di fondo, l’attrazione – repulsione del vincolo familiare. La regista indiana è brava nella sua accurata analisi e non poteva essere diversamente dal momento che lei stessa ha contratto un matrimonio misto. Il film è gradevole, ha un buon ritmo e poi offre più di uno spunto per non annoiarsi. Insomma c’è di che riflettere.

Ester Carbone

IL DESTINO NEL NOME
Titolo originale
The Namesake
Nazione
India, U.S.A., 2006
Genere
Drammatico
Durata
122 minuti
Regia

Mira Nair

Cast

Irrfan Khan, Jacinda Barrett, Kal Penn, Tabassum Hasmi, Zuleikha Robinson, Jessica Blank, Gary Cowling

Trama: Poco dopo la celebrazione del loro matrimonio combinato, Ashoke e Ashima lasciano Calcutta per approdare nella fredda New York dove iniziano la loro vita insieme. I due sono praticamente sconosciuti l'uno all'altra, e Ashima si trova catapultata in un mondo nuovo e molto strano. La vita della coppia prende una svolta decisiva quando nasce il loro figlio. Nella fretta di dargli un nome, Ashoke decide di chiamarlo Gogol, come il celebre autore russo: è un nome che ha un legame con un passato segreto e, come spera Ashoke, un futuro migliore.

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