Mediterranea
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Gorazde. Area protetta
Anche se pubblicati da Mondatori contemporaneamente, Gorazde è cronologicamente precedente a Palestine (vedi recensione mese di Marzo 2007).
Gorazde è una grafic novel, ovvero un racconto a fumetti. È la storia della guerra in Bosnia dal 1992 al 1995 ed, in particolare, è il racconto della vita, in quegli anni, di alcuni bosniaci della piccola cittadina di Gorazde, enclave bosniaco in territorio serbo.
A metà tra il saggio storico ed il reportage giornalistico, quest’opera colpisce soprattutto per il contrasto tra il tratto quasi caricaturale con cui l’autore disegna se stesso, nella sua opera di giornalista accreditato nei territori di guerra, e il crudo e crudele realismo con cui disegna musi sbreccati, auto demolite ai lati della strada, volti smunti e febbricitanti e cadaveri carbonizzati.
Un reportage duro ed umano, che alterna la narrazione delle paure delle persone circondate dalla battaglia e dai cecchini, con la descrizione dei piccoli timidi tentativi di trascorrere la propria esistenza nel modo più semplice ed umano possibile.
È la narrazione di un esterno, conscio di essere esterno alla guerra, per il semplice motivo di poterne uscire in qualsiasi momento, semplicemente saltando a bordo del primo convoglio dei caschi blu in partenza.
Ma è anche la narrazione di un uomo che vuole raccontare la vita di uomini e donne in carne ed ossa, non di <<oggetti>> dell’informazione occidentale.
Sacco ha vissuto con loro, ha ascoltato le loro storie, ha preso appunti e fatto fotografie.
Poi è tornato e ci propone quelle realtà spesso troppo banali o <<lente>> per la rapida informazione fast-food dei nostri telegiornali occidentali.
Ruggero Signoretti |
Gorazde. Area protetta
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Titolo originale
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Gorazde |
Autore |
Joe Sacco |
Edizioni |
Mondadori, Milano, 2006 |
Pagine |
144 pagine |
Prezzo |
€ 10,00 |
ISBN |
88-95071-05-03 |
Descrizione |
Spesso si afferma che non dobbiamo sempre attribuire le nostre infelicità ai genitori, ed è verissimo, ma purtroppo non basta dirlo. La società ad un certo punto ci impone di diventare adulti, di abbandonare il nido, di trovare un lavoro e magari l’anima gemella. Ma cresciamo veramente? O ci portiamo dentro le voci genitoriali e soprattutto la nostra voce, quella dei bambini che siamo stati, senza avere più la possibilità di ascoltarla?
Sono sette i protagonisti di questo libro, descritti con straordinaria semplicità dalla giovanissima scrittrice Rossella Arena. Con uno stile unico, libero, forse un po’ anarchico, l’autrice ci racconta sia la vita ordinaria, sia i sogni e le emozioni più nascoste dei suoi personaggi. Incontriamo così Madreperla, universitaria in declino: ha sconfitto l’anoressia, ma non la finzione, arma di sopravvivenza e di conquista dell’ “amore”. L’outing della sua vera personalità arriva tramite una lettera ai genitori.
Mélò, trentanove anni, violinista operaio, divorziato, compagno di Madreperla: ha un doppio cattivo, che una notte urlerà al suo posto a casa dei genitori.
Gra, il tipico bravo ragazzo, che non ha mai avuto esperienze sessuali e sentimentali. Bianca, la madre di Madreperla. Non Vogliamo Paci, diciassette anni, una sarcastica amica “immaginaria” e un fidanzato; apparentemente è un po’ impacciato, ma libero e maturo. A dispetto della madre psicologa che non vuole ammettere la sua omosessualità. Ed infine Ulisse e Bacio…
Un libro forte, ricco di sentimenti contrastanti, che non vuole essere un’accusa ai genitori. Anzi, tutti o quasi un giorno saremo genitori, e tutti o quasi un giorno commetteremo degli errori. Ma c’è un momento, può essere a venti, quaranta, sessant’anni, in cui ognuno di noi deciderà di imparare a diventare responsabile di sé; per arrivare ad una maggiore libertà e autenticità nel modo di amare, fare sesso, parlare, esprimersi, vivere. Nonostante i propri genitori. |
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