“UNTITLED” di Ettore Mocchetti
Ettore Mocchetti, già noto architetto e designer (direttore della rivista “ AD “), nella Galleria “One piece, contemporary art” (di Olimpia Orsini e Carlo Madesani), quindi in un luogo deputato e “specializzato” nell’esibire e valorizzare “pezzi unici”, espone il suo lavoro plastico “SENZA TITOLO”. Scultura, in legno verniciato ferro e plastica, che idealizza e concentra in pochi e coordinati elementi (pulegge circolari?,aggetti cubici e diagonali) un misterioso meccanismo che aldilà della sua elaborazione concettuale, richiama a strutturalismi e meccanicismi di un glorioso e trascorso ottimismo; entusiasmo (futurista italiano o russo che fosse) ingenuo e fiducioso nei confronti della “Macchina”, Madre progressista dalle molte e ormai inaridite mammelle.
Il nero di cui si copre il curioso meccanismo è forse il disincanto e pessimismo di oggi? L’oggetto è immobile, le ruote o pulegge non girano, l’antica divinità non promette più la felicità di un tempo nel solare progressismo che oggi spesso releghiamo nel Museo delle Sante e trascorse Illusioni.
Ma al centro della sua inerte “Macchina” Mocchetti pone un occhio magico, una luce colorata e cangiante che, come negli antichi film di fantascienza promette inquietanti, definitive rivelazioni: l’Angelo benedetto, l’Alieno misterioso si rivelerà finalmente? Porterà dannazione o salvezza?
Luigi M. Bruno |