UMORISMO UNGHERESE
Il cinema ungherese sta riprendendo quota in Europa soprattutto nel genere che gli è da sempre più congeniale: la commedia. Decine sono infatti i registi dal tocco lieve che in altri tempi emigrarono ad Hollywood da Budapest. Gàbor Herendi è al suo secondo film (il primo era Una certa America, 2002, presentato quest’anno al festival di Berlino) e promette bene. Lora è una ragazza che perde il fidanzato David in un incidente d’auto, rimanendo per il trauma cieca. E’ in realtà un raro caso di cecità psichica, che la isola comunque dagli altri. Ma tre anni dopo incontra per caso Geri, fratello di David, bravo sassofonista. Lora aveva infatti conosciuto David in un ambiente di musicisti pop legati alla vita notturna di Budapest. Nasce una nuova storia d’amore, stavolta tra Lora e il bel Geri, che era stato sempre attratto da questa bella ragazza. Ma non sarà facile: i ricordi incombono, lui è sensibile e lui ha un carattere impulsivo. Ma li aiuterà a superare le difficoltà l’amore travolgente e una buona dose di umorismo ungherese. Al punto che, superato il trauma, Lora tornerà a vedere con i suoi occhi il mondo da cui si era estraniata. Come si vede, è una commedia che sa unire dramma e toni lievi, spettacolo e impegno. Bravi gli attori, ancora sconosciuti da noi. Ma bravo il regista, che ne viene dalla pubblicità e conduce con mano sicura un film che sicuramente sarà distribuito anche in Italia. Noi lo abbiamo visto in anteprima assoluta all’Accademia di Ungheria, presente il regista. Il quale auspica che arte e cultura di massa possano trovare un punto d’incontro.
Marco Pasquali |
Trama:
Lora perde il fidanzato David in un incidente d’auto: l’evento la traumatizza a tal punto da farle perdere la vista e tagliare i ponti con il suo entourage. Ma tre anni dopo incontra per caso Geri, il fratello di David, sassofonista che cerca a sua volta di affogare i dispiaceri nella vita notturna. Il musicista, da sempre attratto da Lora, cercherà di riallacciare un rapporto con lei, ma non sarà facile |