Il Fregio di Giulio Aristide Sartorio
A Palazzo Montecitorio, nella Sala della Regina, sono esposti per la prima volta fino al 20 luglio, 21 dei 50 pannelli restaurati, alti quasi 4 metri, del fregio che Giulio Aristide Sartorio dipinse per decorare l'Aula della Camera dei Deputati.
Di Sartorio si può dire molto: simbolista, preraffaellita, suntuoso neoclassicista con aspirazioni neorinascimentali e influenze liberty, uomo della modernità, della scienza che influenza l’arte, artista intellettuale, pittore soldato, abile fotografo, persino regista in un momento in cui lo strumento cinema era ancora tutto da scoprire, da inventare.
Ma al di là di qualsiasi aggettivo, Sartorio è un pittore, un artista capace di emozionare con un tratto deciso, forte, con colori vividi e carichi di luce. Sembra, a chi guarda, che i suoi dipinti siano realizzati su un supporto illuminato dal retro della tela, persino quando utilizza colori freddi come il verde limaccioso delle sue incantevoli sirene, e che risalta abbagliante nei ritratti della sua famiglia, immersa nel chiarore luminoso della spiaggia assolata di Fregene.
E anche nell’immenso Fregio che decora la Camera dei Deputati Sartorio riesce ad emozionare. Certo la prospettiva da cui si possono ammirare le 21 tavole in mostra è privilegiata e si possono ammirare particolari che è impossibile notare all’altezza da cui in genere sono visibili. Inoltre il restauro ha riportato alla brillantezza originaria i colori pastosi, caldi di Sartorio, stesi quasi spremendo l'intero tubetto, le sue colorazioni di verde, rosa, bianco e arancione di una luminosità incredibile, ottenuta tramite la tempera cerosa, un miscuglio di colori ad olio e cera che gli permetteva di modulare a piacimento lo spessore delle pennellate.
Il fregio fu ideato e composto per celebrare la storia del giovane popolo italiano con i suoi valori positivi e la vitalità della nazione, e il soggetto incide non poco sulla sua realizzazione, di voluta intonazione epica: Sartorio dipinge i corpi nudi e avviluppati cercando di proporre un effetto scultoreo, plastico, ispirandosi ai marmi del Partenone e al modello del nudo atletico michelangiolesco.
E molto interessante è, oltre alla possibilità di vedere i pannelli a distanza ravvicinata, anche la presentazione inedita di tutti i bozzetti preparatori del Fregio, le lastre fotografiche e le foto dei modelli e delle modelle in posa sulla tela che l’artista utilizzò per realizzazione la sua opera. Sartorio infatti poneva su un grande telo steso a terra i modelli maschili nudi e le modelle vestite di pepli bagnati per farli aderire al corpo e faceva assumere loro pose impossibili, fotografandoli poi dall'alto. Proiettava poi le fotografie su tela industriale per ricalcare le figure e ottenere il primo abbozzo dell'opera. Dopo aver osservato fotografie e bozzetti si osserva l’opera in tutt’altra prospettiva, e si apprezza ancora di più questo originalissimo pittore, moderno, innovativo e classico allo stesso tempo, artista oltre gli schemi.
Sonia Conversi |
Orari:
Lunedì - Venerdì dalle 10 alle 20 (ingresso consentito fino alle 19,30)
Sabato dalle 9,30 alle 13 (ingresso consentito fino alle 12,30)
Ingresso libero, su prenotazione, da piazza del Parlamento 25.
Telefono 0667606996
I tagliandi di accesso si ritirano presso: Il Punto Camera, via del Parlamento 7
Giorni festivi in cui la mostra è aperta:
Sabato 2 giugno dalle 9,30 alle 13 (ingresso consentito fino alle 12,30)
Domenica 3 giugno in coincidenza di Montecitorio a porte aperte dalle 10 alle 19 (ingresso consentito fino alle 18,30)
Domenica 1 luglio in coincidenza di Montecitorio a porte aperte dalle 10 alle 19 (ingresso consentito fino alle 18,30)
Ingresso libero da Piazza Montecitorio. |