Mediterranea

Follia

Follia è un libro particolare. Sembra in apparenza scontato. Molto lineare nella trama, è strutturato in modo da far capire immediatamente al lettore quale sarà il tragico epilogo della storia d'amore fra la Stella, pallida e appassionata, moglie dello psichiatra di un manicomio criminale, e uno dei pazienti lì ricoverati, lo scultore uxoricida Edgar Stark, sullo sfondo di una Inghilterra anni '50 puritana e sessuofobica. Il disagio sottile che pervade tutta la prima parte del racconto, in cui pezzo dopo pezzo tutte le false certezze di Stella vengono distrutte culmina nella scena in cui la protagonista, con occhio vigile, controlla che il figlio, amatissimo, non cada in acqua giocando: non sarà così attenta nella seconda parte del libro, ma già in questa scena si percepisce cosa accadrà. La storia è dunque già decisa ancor prima di svolgersi e il piccolo Charlie è la vittima sacrificale di questa follia.

Il tutto è però narrato in modo magistrale, fin dalla singolare ottica scelta da McGrath per raccontare i fatti che prevede come io narrante lo psichiatra Peter Cleave, che ha in cura Edgard e, poi, Stella. Peter infatti, lo si scoprirà in modo percettibile soltanto alla fine del libro, non è un narratore obiettivo ma anzì decisamente inattendibile, e i suoi metodi a dir poco discutibili. Eppure anche se in questa deviata prespettiva McGrath è abilissimo nel descrivere i sentimenti dei suoi personaggi. Sorattutto la figura di Stella giganteggia affascinando il lettore, donna sola, non realizzata nè amata, che va incontro al suo destino come un'eroina tragica, e ha decretato il successo di questo libro.

Quello che colpisce di più in lei è che ama completamente, senza porre condizioni. Si innamora di Edgard accogliendolo così com'è, compreso il suo lato buio e malato, non lo ama nonostante sia un assassino paranoico, lo ama e quindi accetta anche che lui sia un assassino paranoico, semplicemente. Stella ama senza chiedere niente perchè Edgard ha saputo suscitare in lei tutta la passione e i sentimenti che aveva represso per una vita e che ora prova senza aver imparato a viverli, a dominarli senza lasciarsene dominare. Ne è travolta, ovviamente e inesorabilmente. Perchè non ha imparato ad essere egoista, e ad amare prima di tutto se stessa.

Cosa che hanno invece imparato benissimo le figure maschili che abitano il romanzo: Edgar vuole Stella soltanto perchè è perfetta per essere sua modella, suo marito Max per esibirla nel quadro della famiglia perfetta che si è creato e Peter per collezionarla come un trofeo e ancor più perchè è l'oggetto del desiderio di Edgard. Nessuno ama Stella per quello che è, nessuno la conosce o cerca di conoscerla, condannadola ad una infinita solitudine da cui cerca di uscire attraverso il contatto fisico, visto che quello spirituale è incapace di crearlo o le viene negato, e Edgard non è certo migliore degli altri due.

Follia è dunque un libro claustrofobico e complesso che vuole generare emozioni più che raccontare una storia, adottando scelte stilistiche in apparenza semplici ma in realtà molto complesse. Non per niente l'io narrante è Peter Cleave...

Sonia Conversi

Follia

Titolo originale
Asylum
Autore
Patrick McGrath
Edizioni
Adelphi
Pagine
294 pagine
ISBN
88-459-1360-0
Prezzo
€ 16.50
Trama
Una grande storia di amore e morte e della perversione dell'occhio clinico che la osserva. Dall'interno di un tetro manicomio criminale vittoriano uno psichiatra comincia a esporre il caso clinico più perturbante della sua carriera: la passione tra Stella Raphael, moglie di un altro psichiatra, e Edgar Stark, artista detenuto per uxoricidio. Alla fine del libro ci si troverà a decidere se la "follia" che percorre il libro è solo nell'amour fou vissuto dai protagonisti o anche nell'occhio clinico che ce lo racconta.

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