Mediterranea

È STATO UN ATTIMO

Torna Sandrone Dazieri con un nuovo noir ambientato a Milano. Pur non facendo parte della serie dedicata al Gorilla, ex frequentatore dei centri sociali, ex guardia del corpo ora prestato alle investigazioni, questo romanzo mantiene alcune delle tematiche care a Dazieri: gli emarginati, sempre colpevoli di qualcosa, soprattutto di essere emarginati, la strafottenza del potere derivante dal denaro, la Milano dalle 2 facce, quella da bere e quella che non ha nessun motivo per brindare e, in ultimo ma non ultimo, la malattia mentale, quella strana situazione che rende alieni a se stessi ed agli altri.
Cinico e romantico, “È stato un attimo” mette a confronto anche altre 2 Milano, quella di oggi, con lunghi tram in materiali plastici e telefonini squillanti in ogni dove, e la Milano dei primi anni ’80, ancora sospesa tra modernità e romantico passato, tra lotta di classe (ormai la lotta non c’è più, rimangono solo vincitori e vinti) e tradizione piccolo bottegaia. Un tornare indietro con la memoria alla Milano di Craxi e dei baretti lungo i navigli, tra nostalgia e disgusto. Se poi il disgusto sia maggiormente per la Milano di allora e quella di oggi, Sandrone sembra lasciarlo decidere al lettore.
Prostitute, tossici, immigrati clandestini, poliziotti-rambo, creativi pubblicitari, dirigenti, alti prelati, questi i personaggi di Dazieri, impegnati in una danza dicotomica tesa a salvare la vita o i privilegi che la vita ha regalato.
Veloce, ritmato, fluido e divertente. Queste le qualità maggiori di questo ultimo Dazieri, ormai indiscutibile interprete di punta del noir italico.

Ruggero Signoretti

È STATO UN ATTIMO

titolo
È stato un attimo
Autore
Sandrone Dazieri
Edizioni
Mondatori, Milano, 2006
Pagine
311 pagine
ISBN
8804559985
Prezzo
€ 15,50
Trama
Santo ha una bella casa in centro. Santo ha una posizione di prestigio in una grande compagnia pubblicitaria. Santo ha una fidanzata ricca e raffinata, il che non guasta. Peccato che Santo non abbia memoria di tutto questo. Il suo ultimo ricordo, prima di svegliarsi sul pavimento del bagno della Scala, è di essere un piccolo spacciatore di cocaina nella Milano dei primissimi anni novanta e di essere stato preso a bottigliate in testa da un suo socio in affari...

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