È
STATO UN ATTIMO
Torna Sandrone Dazieri con un nuovo noir
ambientato a Milano. Pur non facendo parte della serie dedicata
al Gorilla, ex frequentatore dei centri sociali, ex guardia
del corpo ora prestato alle investigazioni, questo romanzo
mantiene alcune delle tematiche care a Dazieri: gli emarginati,
sempre colpevoli di qualcosa, soprattutto di essere emarginati,
la strafottenza del potere derivante dal denaro, la Milano
dalle 2 facce, quella da bere e quella che non ha nessun
motivo per brindare e, in ultimo ma non ultimo, la malattia
mentale, quella strana situazione che rende alieni a se
stessi ed agli altri.
Cinico e romantico, “È stato un attimo”
mette a confronto anche altre 2 Milano, quella di oggi,
con lunghi tram in materiali plastici e telefonini squillanti
in ogni dove, e la Milano dei primi anni ’80, ancora
sospesa tra modernità e romantico passato, tra lotta
di classe (ormai la lotta non c’è più,
rimangono solo vincitori e vinti) e tradizione piccolo bottegaia.
Un tornare indietro con la memoria alla Milano di Craxi
e dei baretti lungo i navigli, tra nostalgia e disgusto.
Se poi il disgusto sia maggiormente per la Milano di allora
e quella di oggi, Sandrone sembra lasciarlo decidere al
lettore.
Prostitute, tossici, immigrati clandestini, poliziotti-rambo,
creativi pubblicitari, dirigenti, alti prelati, questi i
personaggi di Dazieri, impegnati in una danza dicotomica
tesa a salvare la vita o i privilegi che la vita ha regalato.
Veloce, ritmato, fluido e divertente. Queste le qualità
maggiori di questo ultimo Dazieri, ormai indiscutibile interprete
di punta del noir italico.
Ruggero Signoretti
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