Mediterranea

IL CONTEMPORANEO DELLA SCRITTURA E DELL'IMMAGINE

Nell’ottobre dello scorso anno si è svolta la X edizione di RomaPoesia, contemporaneamente tutta la città si apriva alla prima festa del cinema. Se la prima è ormai un consolidato appuntamento per i poeti provenienti dai vari luoghi del mondo, la seconda iniziativa è un’occasione, per un’intera città, di rispolverare quel destino cinematografico che un regime gli aveva tracciato e che si riscopre come un ottimo strumento di propaganda.
Roma vuol stupire, non solo con il Colosseo o il Campidoglio, i numerosi musei si imbellettano e ampliano i loro spazi espositivi come la Galleria nazionale d'Arte di Palazzo Barberini, ma è più l’immagine che la riflessione a coinvolgere un numero sempre maggiore di spettatori.
Poca promozione per RomaPoesia, ciò nonostante un’iniziativa estremamente seguita in ogni luogo della città in cui si è svolta. Mentre una valanga di spot e articoli hanno anticipato e accompagnato la Festa del cinema.
Altro dente dolente della cultura sono le biblioteche, con i loro cronici problemi per ottenere fondi adeguati, ma rimangono nel cuore degli economisti, quando devono adeguarsi al libero mercato e pagare i diritti d’autore su libri e video dati in prestito.
Le Notti Bianche raccolgono sempre più consensi, l'effimero è il consumo di una cultura di movimento o un’ennesima possibilità per non pensare ma solo agitarsi, gridare alla luna una gioia di gruppo, quasi da branco.
L’immagine è anche immaginare, ma sempre più spesso ci si limita a vedere, al fermarsi sull’apparenza, facile comportamento per tenere il cervello leggero, tecnica populistica - per rendersi popolare - di chi è delegato a gestire il bene pubblico per far apparire la vita più semplice.
Sono lontani gli anni in cui si credeva giusto alfabetizzare il prossimo, una delle tante mete care agli intellettuali come Gramsci, e, ora che più o meno tutti sanno leggere e scrivere, passare ad una riflessione sulla cultura, più tosto che livellarla verso il basso.
L’ottimismo di poter un giorno coniugare il divertimento con la comprensione dell’evento è una speranza per superare il consumo del momento in un gran frastuono di luci e suoni.
L’utente dello spettacolo potrebbe essere lo stesso della cultura, essendo spesso lo spettacolo un evento culturale, ma raramente accade e i numeri ne sono una prova sconcertante.
Il 2007 porterà a Roma anche una fiera, forse due, dedicata all’arte contemporanea e quale momento più apparente può esserci di un’opera artistica, se si vuol fermare lo sguardo alla raffigurazione e non alla spiegazione?
Può essere faticoso cercare di capire un’opera astratta, un’installazione, ma anche la figura, come si intende nella vita quotidiana, ha necessità di una lettura attenta. Non sempre una casa è una casa e chi concede quello che il popolo vuole contribuisce a non gettare alle ortiche la possibilità di continuare a contribuire al mondo culturale e renderci degni della nostra storia millenaria.


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ROMA CULTURA Mensile di Immagini, Suoni e Scritture
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