L’ECONOMIA
DELLA SOLIDARIETÀ
È possibile pensare ad una nuova economia
di mercato, basata su valori solidaristici?
È possibile che ci siano delle imprese strutturate
in modo da migliorare le comunità, difendere i diritti
dei cittadini, proporre nuove politiche di welfare?
Se si pensa all’economia di mercato dell’ottocento
e del novecento, la risposta è sicuramente negativa.
Tant’è che i due macropensieri economici, il
comunismo ed il capitalismo, contrapponendosi, hanno generato
due sole possibili risposte ai problemi delle persone: il
primo basato sulla priorità dello stato, come unico
baluardo della difesa dei diritti, il secondo sul libero
mercato, deve il migliore prevale e garantisce, direttamente
o indirettamente, crescita economica e, quindi, ricchezza
a tutti.
Dopo più di centocinquant’anni di contrapposizione
e lotte, possiamo dire che entrambe le visioni hanno in
larga parte fallito. Ma dalle ceneri dello scontro è
nata, e prospera sempre più, una nuova tipologia
di azienda, che cerca di far convivere in sé le migliori
prassi di entrambi i sistemi: libera concorrenza e difesa
dei più deboli. Questa impresa è la cooperativa
sociale. Il libro di Borzaga e Ianes rappresenta un breve
ed interessante viaggio all’interno della storia della
cooperazione sociale italiana, dei successi, dei fallimenti,
dei ripensamenti e dei cambiamenti di una forma societaria
che ha fatto proprio obiettivo di “business”
la crescita della comunità in cui vive ed opera.
Realtà sempre più viva ed attiva, quella della
cooperazione sociale è ancora misconosciuta dalla
maggioranza dei cittadini e sottovalutata da politici ed
imprenditori. Ma la sua forza, come si evince da quest’opera,
non è nei rapporti con i potenti ma nella capacità
di creare legami con il territorio di appartenenza.
Ruggero Signoretti
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