Mediterranea
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due
principi
La
fiaba di un viaggio in un paese bellissimo e misterioso
ci propone una riflessione quanto mai attuale, cioè
la convivenza interculturale come premessa indispensabile
alla vita stessa (basti pensare all’immagine del bianco
Azur allattato dalla nera Jenane).
L’incontro tra Oriente e Occidente porta con sé
l’inevitabile senso di smarrimento di chi si trova
in una terra straniera e ne percepisce l’iniziale
incomunicabilità; per questo le battute in arabo
rimangono in lingua originale, anche a sottolineare la non
prevaricazione di un mondo rispetto all’altro. Lo
scontro tra le due culture è frutto di una serie
di superstizioni e di ataviche paure che non riusciamo a
superare.
Il film si inserisce nella tradizione della letteratura
fantastica musulmana, con il suo senso di fiabesco irrealismo
e la ricchezza delle decorazioni e della scenografie.
“Azur e Asmar”, come tutti i film di Ocelot,
non è un film solo per bambini: i temi affrontati
sono molto forti, sebbene la cornice sia fatata; così,
mentre i piccoli assaporano le scene, gli adulti ne colgono
appieno il messaggio.
Giulia De Mare
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AZUR E ASMAR
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Titolo
originale |
Azur et Asmar |
Nazione |
Francia 2006 |
Genere |
Animazione |
Durata |
95 minuti |
Regia |
Michel Ocelot |
web |
http://www.azuretasmar-lefilm.com/
http://www.luckyred.it/azureasmar/index.html |
Trama: Azur,
biondo figlio di un nobile, viene allevato dalla nutrice araba
Jenane insieme al figlio di quest’ultima, Asmar, bruno
e con gli occhi scuri. Ogni sera la donna racconta loro la
leggenda della fata dei Jinns, imprigionata in un luogo misterioso
in attesa dell’eroe che riuscirà a liberarla.
I due ragazzi crescono come fratelli in Francia fino a quando
il padre di Azur decide di mandarlo a studiare lontano da
casa e di scacciare in malo modo Jenane e Asmar.
Passano molti anni e Azur, ormai adulto, decide di tornare
nei luoghi della sua infanzia, alla ricerca della sua nutrice
e di suo “fratello” e con la ferma intenzione
di liberare e sposare la Fata dei Jinns. Ma a causa dei suoi
occhi azzurri, ritenuti portatori di sventure, viene scacciato
da tutti; decide quindi di non aprirli più e di mendicare
di villaggio in villaggio in compagnia dell’odioso Rospù,
finchè non ritrova Asmar, diventato un valoroso cavaliere
pieno di rancore nei suoi confronti.
I due sono ormai rivali anche nella valorosa impresa, ma il
loro legame tornerà ad unirli nel momento di maggior
pericolo. |
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