"se la giustizia ti giustizia, commette un'ingiustizia"

Grisham non è solo il mago del legal thriller, ma anche un avvocato penalista che conosce bene le falle ed il lato oscuro del sistema giudiziario americano.
L'incontro con Ron Williamson avviene leggendo casualmente un giornale locale, il suo caso angoscia per anni Grisham che decide per la prima volta di raccontare un fatto realmente accaduto. Il risultato sono pagine crude, piene di sdegno e desiderio di riscossa morale da parte di una nazione che applica la pena di morte in nome di un principio di giustizia troppo spesso disatteso e confuso con un atroce sentimento di giustizia sommaria che travolge le frange più deboli ed emarginate.

E' l'avvocato Grisham a parlare nelle pagine di "Innocente" e sul banco degli imputati cita in giudizio l'implacabile macchina della giustizia americana, ma non ci sarà giustizia per il suo cliente dopo la lettura del verdetto. Il lettore segue Ron Williamson nella cronaca di ua morte annunciata, attraverso i fallimenti personali, l'alcolismo, la tossicodipendenza, l'emarginazione ed infine il patibolo a cui lo condannano non prove oggettive, ma la vox populi che lo vuole capro espiatorio di un delitto orribile.
Ma un secondo crimine è stato quello commesso da un'intera comunità contro un uomo condannato ad tredici anni nel braccio della morte, condannato alla pena di morte, sospesa solo cinque giorni prima dell’iniezione letale grazie ad un test del DNA implorato dalla difesa.
Ronald Keith Williamson avrebbe potuto essere un sogno americano, un campione di baseball, un eroe da poster. Ha vissuto una vita di emarginazione inflitta dal suo stesso gruppo sociale che sembrava aprirgli le porte del paradiso ed invece lo ha relegato all'inferno prima e lo ha dimenticato il prima possibile. Scarcerato per non aver comesso il fatto, è morto in solutudine cinque anni dopo aver lasciato il braccio della morte.

Dante Picca

INNOCENTE
Una storia vera