Un filo di Fumo (audioracconto)
Un filo di fumo non è un romanzo recente, la prima edizione è del 1980 di Garzanti, ma l’occasione per recensirlo ci viene dall’uscita di questa anomala versione in audiolibro.
Immaginiamo la scena: siete bloccati sul raccordo anulare di Roma, o in tangenziale a Milano o, semplicemente, state andando da Roma a L’Aquila per lavoro. La radio non trasmette altro che canzonette da Top Ten o chiacchiere dell’opinionista di turno. Poi, dal cruscotto, spunta quello strano cd che vi hanno regalato e che avete dimenticato di avere. Camilleri? Ma non è uno scrittore? Lo inserite nel lettore della vostra autoradio ed ecco che le musiche di Paolo Damiani, Pietro Leveratto, Enrico Rava e Olivia Sellerio, vi circondano e una voce, con una pesante calata siciliana, vi trasporta alla prima metà del secolo scorso, nella Sicilia dei mercanti di zolfo. Fiorello, è sua la voce narrante, ci conduce in un mondo di borghesia recente, ancora genuflessa al potere della chiesa e degli ultimi nobili, di speculatori, di odi e faide familiari, di estati torride e di mare.
I personaggi sono vecchi mercanti sospettosi, ragionieri indefessi, fimmine bellissime e straniere, ragazzetti poco dotati di cervello ma molto dotati di altri attributi, marinai russi, parrini pii e preti crapuloni, figli devoti alla madonna e bestemmiatori di professione.
La storia è, di per se, breve e si dipana nell’arco di pochi giorni ma l’affresco che Camilleri ne ricava, e che Fiorello ci ripropone, ci rimanda lo sciauro di mare e di famiglie, arroccate in magioni che sono quasi castelli che si fronteggiano.
La narrazione, per quanto con interventi di termini un po’ ostici per il continentale, si segue senza alcun problema e ci riporta a quando le storie si ascoltavano e basta, dalle nonne, dalle mamme o, per i più giovani, da un mangiadischi.
Con l’avvento di CD e MP3 ci si può solo augurare che l’audiolibro trovi un suo più ampio mercato
Ruggero Signoretti
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Descrizione |
La moglie di Tom non lo vede più, da quando frequenta l'ambiente dei supereroi di Toronto. Questi non hanno molto a che spartire con i classici supereroi muscolosi e buonisti. Nessuno di loro ha un'identità segreta. Pochi indossano un costume. Ma tutti hanno il loro inimitabile superpotere. Si tratta, a dirla tutta, di poteri vagamente bizzarri, come si intuisce dal nome di alcuni di loro: il Bradipo, la Presenzialista, l'Ospite, Una Notte E Via, il Consolatore. |