Un viaggio per ritrovarsi
Il romanzo capolavoro di W. S. Maughan del 1925 ispirò già nel ’34 un film con Greta Garbo nei panni della protagonista Kitty. In questa nuova rivisitazione firmata dal regista John Curran è Naomi Watts, attrice dalle varie sfaccettature, a ricoprire egregiamente quel ruolo. La ha voluta fortissimamente come coprotagonista Edward Norton, eccellente attore, che nel film interpreta il dottor Walter Fane marito di Kitty. Due attori superlativi immersi in una scenografia splendida, una natura incontaminata e bella da togliere il fiato che fa da cornice alla storia. La Cina, terra affascinante ed esotica, riserva tante sorprese e per chi non la conosce viaggiare con gli occhi dell’immaginazione è un po’ come perdersi nel film scoprendo panorami evanescenti che non sembrano appartenere a questo mondo. Il viaggio dei due protagonisti va comunque al di là del concetto usuale, qui il viaggio è principalmente metaforico, un viaggio spirituale, un viaggio sofferto per leggere nelle pieghe dell’anima, un percorso essenziale per colmare la distanza che separa Kitty da suo marito Walter. Il tema del viaggio dunque come elemento cruciale di due persone un po’ alla deriva, come parabola di trasformazione anteriore. “Il velo dipinto” è un film elegante, ben confezionato, ricco di sfumature e di accortezze: dettagli importanti per chi fa cinema letterario. Curati i costumi e le ambientazioni, raffinata la colonna sonora. Tutto ruota intorno a una storia d’amore ma anche intorno alla vendetta e alla redenzione. Ambientato nella Cina degli anni 20 vi si racconta di Kitty giovane donna ribelle e disinvolta sposata senza troppi entusiasmi al dottor Walter Fane, un serio batteriologo inglese che lavora a Shangay dove la coppia è introdotta nella comunità coloniale inglese. Mentre il marito si dedica anima e corpo al lavoro, la superficiale e annoiata Kitty intraprende una relazione con Towsend. Quando Walter scopre l’adulterio della moglie è spinto da un desiderio di vendetta e di espiazione. Accetta così un lavoro in un villaggio sperduto nelle montagne cinesi dove una grave epidemia di colera sta mietendo molte vittime e impone alla moglie di accompagnarlo. Dopo un viaggio ai confini della civiltà si ritrovano in un luogo quasi sperduto. Completamente isolati e circondati da cose più grandi di loro i due protagonisti troveranno finalmente un senso alla loro unione. Sarà proprio nella scoperta dell’altruismo e della solidarietà con coloro che soffrono che Kitty e Walter scopriranno il significato del perdono, della reciproca comprensione e della dolcezza. A poco a poco si riavvicineranno ma non senza soffrire. Al di là della storia pura e semplice di un uomo dal cuore spezzato, il viaggio emotivo di Walter e Kitty è irresistibile perché tocca alcuni fra i temi più impegnativi della vita.
Ester Carbone |