Il
ritorno del Duca
Giorgio Scerbanenco (1911 – 1969) nato
in Russia da padre russo e madre italiana, in Italia dall’età
di 10 anni, nella vita ha svolto molti lavori: tornitore,
magazziniere, milite della croce rossa. Nel frattempo legge
e scrive, scrive, scrive. Fino a che negli anni ’30,
Zavattini lo pubblica. Da quel momento scrive e pubblica
centinaia di novelle e racconti gialli, d’azione,
di guerra, d’amore. Inizia a lavorare, nel mondo dell’editoria,
come correttore di bozze, redattore, di riviste femminili,
persino come titolare di una rubrica di "posta del
cuore". Tra il 1935 e il 2006 pubblica, molti postumi,
70 romanzi e 16 raccolte.
Ma è nel 1966 che avviene la vera svolta. Scerbanenco
pubblica “Venere privata” il romanzo che, con
parto gemellare da alla luce il personaggio di Duca Lamberti
e il <<noir italiano>>.
Il Duca è un personaggio sui generis, per l’epoca:
medico radiato dall’Ordine ed incarcerato per aver
praticato l'eutanasia ad una donna in agonia, finito il
periodo detentivo diviene investigatore privato. Freddo
nei modi, brusco, a volte violento, cinico e determinato,
il Duca lavora in una Milano violenta e fredda quanto e
più di lui. È di la da venire la Milano patinata
e <<da bere>>.
Nasce il noir italiano ed è un genere che non ha
niente da invidiare a quelli francesi o statunitensi. È
italiano nell’intimo, reale, della borghesia piccola
piccola e varrà a Scerbanenco le laudi a livello
nazionale ed internazionale. La sua prosa è tagliente,
crudele, che non concede nulla al lettore. I personaggi
sono scolpiti nella pietra, gli angoli smussati dallo smog
e dalla nebbia. Prima di morire Scerbanenco riuscirà
a scrivere altri 3 romanzi con Duca Lamberti protagonista:
Traditori di tutti I ragazzi del massacro e I milanesi ammazzano
al sabato, tutti editi da Garzanti.
Oggi, dopo 40 anni dalla nascita, il Duca ritorna in questa
raccolta di 16 racconti di altrettanti autori italiani che
si sottopongono al confronto con il loro indiscusso maestro.
Da notare anche, in apertura, le trame del quinto e del
sesto romanzo su Duca Lamberti ed il primo capitolo del
sesto romanzo, pubblicati per gentile concessione degli
eredi di Scerbanenco.
Ruggero Signoretti
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