I
Nullafacenti. Perché e come reagire alla più
grave ingiustizia della nostra amministrazione pubblica
Semplice e diretto: questi i due aggettivi
che meglio si confanno al libro di Ichino.
Tanto semplice e tanto diretta è la proposta politica
e legislativa che Ichino sottopone al giudizio del pubblico:
licenziamo i nullafacenti stipendiati dalla pubblica amministrazione.
Tanto semplice e tanto diretta da far sorgere il dubbio
che sia, per usare sempre aggettivi, qualunquista ed inapplicabile.
Ma è davvero così? O la semplicità
e data dal buon senso e la dirittura è data dall’onestà
e la schiettezza con cui viene presentata?
Difficile giudicare questo libro, come difficile valutare
le conseguenze della proposta di Ichino. Non difficile,
però è la lettura del libro, che trae origine
da una serie di articoli dell’autore, pubblicati sul
Corriere della Sera.
Ex sindacalista della FIOM, ex onorevole del PCI, ora professore
universitario descrive, con una dialettica scorrevole e
fluente, la <<semplice>> proposta di legge,
ovvero ridurre la spesa pubblica con un sistema di premi
a chi lavora e licenziamento dei fannulloni, affiancandola
ad un immaginario dialogo socratico tra un lavoratore precario,
stufo di lavorare anche per chi prende uno stipendio senza
meritarlo, ed un sindacalista. Il dialogo, nasce con il
doppio intento di spiegare l’idea e le motivazioni
della proposta e di presentare anche i motivi dell’opposizione,
che proviene soprattutto dal mondo sindacale. Da subito
appare,comunque, chiaro per chi parteggia Ichino e il sindacalista
non fa un’ottima figura.
Sul finale, il libro propone una serie di contributi, scritti
dal pubblico sul forum dell’autore, con commenti,
positivi e negativi alla proposta.
Ruggero Signoretti
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Descrizione |
"Perché,
mentre si discute di tagli dolorosi alla spesa pubblica per
risanare i conti dello Stato, nessuno propone di cominciare
a tagliare l'odiosa rendita parassitaria dei nullafacenti?"Dalle
colonne del "Corriere della Sera", Pietro Ichino
lancia una proposta: l'istituzione di organi indipendenti
di valutazione che verifichino l'efficienza degli uffici pubblici
e dei loro addetti, per consentire il licenziamento nei casi
più gravi, ma anche l'aumento delle retribuzioni dei
dipendenti che lavorano per due. Intanto, al forum del "Corriere"
arrivano in un giorno e mezzo 1500 interventi, tra cui istantanee
di nullafacenti: dall'impiegata che timbra il cartellino e
poi va dal parrucchiere, al funzionario sano come un pesce
che usa "prendersi la malattia" tutte le volte che
torna al paese, al professore semianalfabeta. |