dada!
E' un culto sotterraneo quello che ha decretato
il successo di questo libro, giunto all'ottava edizione
pur restando la voce autentica di un outsider. Il titolo
è una citazione del più misogino autore letterario:
Jonathan Swift ("Quando nel mondo appare un vero genio,
lo si riconosce dal fatto che tutti gli idioti fanno banda
contro di lui"). Amarissimo ed ironico il romanzo è
tragicamente biografico. Ignatius J. Reilly, immenso e straripante
protagonista (intellettualmente e fisicamente) e la dolce
mammina sono trasposizioni letterarie della vita dell'autore,
morto suicida nel ’69 a trentadue anni. Solo dopo
anni di grandi sforzi la madre riuscirà a far pubblicare
un "ammasso di fogli unti", come una farfalla
nata da un bruco, mentre al figlio veniva assegnato, troppo
tardi, il Premio Pulitzer
Una "petroliera rivestita di lana e di gigantesche
mutande", in testa un berretto verde da cacciatore
con enormi paraorecchi , Ignatius è tutto quello
che un americano non vorrebbe essere di fatti vive nell'insalubre
e crepuscolare circo di New Orleans. Assuefatto al junk
food e ad ogni genere di bibita dolciastro-gassata, ha come
unici impegni masturbarsi "con l’abilità
e il fervore dell’artista", combattere le flatulenze
dovute ai gas ingeriti e "scrivere una lunga accusa
contro il secolo". Perennemente disoccupato ed afflitto
da una madre isterica che lo vorrebbe chiuso in un ospedale
psichiatrico Ignatius galleggia in una dimensione comicamente
grottesca, velata da malinconie e idiosincrasie alla Don
Chisciotte. A suo nume tutelare elegge il filosofo medievale
Boezio, da cui ricava come summa un tuonante disprezzo per
la mancanza di "teologia e geometria" nel mondo.
Un banale incidente d'auto costringe Ignatius a lasciare
la casa e trovare un lavoro per risarcire i danni. Ed ecco
che la vicenda lavorativa di Ignatius si trasforma nella
crociata per portare ordine nel mondo che raggiunge l'apice
creativo quando il nostro eroe decide di combattere il militarismo
infiltrando gay nell'Esercito ("Salvare il Mondo attraverso
la Degenerazione"). Un “genio lo si nota quando
ha attorno una banda di idioti” ed infatti intorno
a Ignatius si raccoglie uno scelto quanto dadaista campionario:
il venditore di hot dog "Gran Mogol della ristorazione",
l'ottuagenaria signorina Trixie a caccia dell'eterna giovinezza,
lo sfigato agente Mancuso che rimane puntualmente chiuso
nei cessi, il "negro" con il complesso della schiavitù
e, su tutti, la femminista Mirna Minkoff, che incessantemente
attenta alla virtù di Ignatius.
"Oh Fortuna, io sono legato alla tua
ruota. Non schiacciarmi tra i tuoi raggi, ma elevami in
alto, o divina!", così ha fatto la dea bendata,
peccato che sia arrivata troppo tardi.
Claudia Patruno
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Titolo:
A Confederacy of Dunces
Autore: John
K. Toole
Editore: Marcos
y Marcos, Gli Alianti
Pagine: 374
pagine
ISBN: 221-1
Prezzo
16,00 euro
L'Autore
John Kennedy Toole nacque nel 1937. Insegnò letteratura
inglese presso la Southwestern Louisiana University,è
morto suicida nel 1969, a trentadue anni.La madre propose
il manoscritto di questo romanzo a editori di mezza America,
finché Walker Percy non lo lesse e riuscì
a farlo pubblicare. Oggi, Una banda di idioti è nella
classifica dei "long seller" in diversi paesi,
e nel 1981 ha vinto il Premio Pulitzer.
A soli sedici anni, John Kennedy Toole aveva scritto un
altro libro, The Neon Bible.Luciana Bianciardi ha vinto
con questa traduzione del romanzo il Premio Monselice nel
1983.
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