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NAUFRAGIO NEL MARE NERO DELLA PERDIZIONE

“Mare nero”, thriller italiano diretto da Roberta Torre, ha come protagonista Luca (Luigi Lo Cascio) un ispettore che, in seguito al ritrovamento di una giovane studentessa uccisa dopo un rapporto sessuale violento, comincia ad indagare sul caso e a frequentare gli stessi ambienti torbidi e malsani della ragazza fino a non poterne più fare a meno, entrando così in un tunnel di ossessione che lo conduce ai limiti della follia. Il suo rapporto con le donne, e con la sua stessa fidanzata, diventa contorto e morboso: egli è attratto dalle proprie fantasie malate che lo spingono a cercare approcci sessuali ambigui, ma allo stesso tempo prova un senso di paura nei confronti del lato oscuro che è emerso in lui, simboleggiato dalla statua greca immersa nell’acqua (metafora dell’inconscio) che più volte appare davanti agli occhi del protagonista come un’ossessione da cui non riesce a liberarsi.
Nel suo malato viaggio verso la perdizione, dove gli ambienti esterni cupi, inquietanti e a tratti claustrofobici rispecchiano una condizione interiore tormentata e confusa, Luca si rende conto di non essere il solo ad avere una doppia vita, ritrovandosi più volte ad assistere al manifestarsi delle personalità nascoste di molti suoi colleghi quando sfruttano la divisa per sfogare le proprie frustrazioni attraverso atti di violenza e corruzione. La regista, Roberta Torre, ci pone così di fronte a un mondo folle, ipocrita e privo di valori, nel quale è facile perdere la propria identità e il proprio equilibrio e ritrovarsi nell’incertezza esistenziale assoluta. A questo scopo risultano efficaci le musiche d’atmosfera, soavi e alienanti allo stesso tempo, che conferiscono alle sequenze maggior incisività e inquietudine. “Mare nero” risente nella tematica, nel particolare uso della luce e nella costruzione di determinate scene erotiche dell’influenza di “Eyes Wide Shut”, senza però essere in grado di raggiungere quell’elevatezza stilistica e quell’efficacia ipnotica che avevano caratterizzato l’opera di Kubrick. Del resto, nonostante il film di Roberta Torre sia ben costruito, risulta però freddo, non riuscendo né a entusiasmare lo spettatore né a coinvolgerlo pienamente, lasciandolo così libero di seguire la storia con sguardo distaccato e forse anche un po’ infastidito, senza che avvenga alcun tipo di immedesimazione con i personaggi.

Ester Carbone

MARE NERO

Titolo originale: Mare nero
Nazione: Italia, Francia
Anno: 2006
Genere: Thriller, Drammatico
Durata: 83'
Regia: Roberta Torre
Cast: Veronica: Anna Mouglalis - Valentina Martini: Andrea Klara Osvart - Sabino: Maurizio Donadoni
Luca: Luigi Lo Cascio


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