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unita' di misura

Qual'è, se esiste, "LA" misura del mondo? E una volta scoperta, potrà aiutare l'uomo a comprenderlo meglio? Misurare il mondo, mettere ordine nell'inspiegabile e, in definitiva, imporre la logica dell'uomo sulla natura è da sempre il primo motu del desiderio di conoscenza. Ma la saggezza, l'appropriarsi del mistero non porta la felicità...chiedetelo ad Eva. Per Gauss,uno dei due protagonisti del romanzo, è disperazione: “Sapere è doloroso. Non passava giorno senza che si augurasse di avere meno conoscenza”.
Kehlmann racconta l'angoscia e l'inquietitudine del desiderio di sapere attraverso l'amicizia a distanza di due uomini dalle grandi capacità, ma anche dalle grandi debolezze.

La storia inizia nel settembre 1828, quando Alexander Von Humboldt, grande naturalista ed esploratore, e Carl FriedrichGauss, matematico ed astronomo, ormai anziani e pittosto bislacchi s’incontrano a Berlino per un congresso di scienziati. Kehlmann a questo punto smonta l'unità di tempo della narrazione e ci riporta indietro, alla fine del Settecento, in piena era napoleonica, al tempo della loro giovinezza quando entrambi cercavano "la misura del mondo". Alexander von Humboldt cerca di misurare il mondo "sul campo", inventa la geografia moderna inoltrandosi nella foresta vergine e nella steppa, navigando l’Orinoco, sperimentando su di sé i veleni e lacorrente elettrica, contando i pidocchi sulla testa degli indigeni, strisciando nei buchi della terra, arrampicandosi sui vulcani e incontrando mostri marini e cannibali. Gauss, che non riesce a vivere senza una donna e vorrebbe, invano, vedere nei suoi figli la sua stessa scintilla, indaga il mondo dalla sua casa in Gottinga, dimostrando la curvatura dello spazio.
Due anime così differentemente caratterizzate sono destinate inevitabilmente alla rivalità, che si trasformerà in reciproca stima nella resa: “il ricercatore non è un creatore, non inventa nulla, non conquista nessuna terra, non produce benefici, non semina e non raccoglie, e ogni volta qualcun altro lo segue e dopo di lui ancora un altro che ne sa di più, fino a quando tutto si inabissa di nuovo”.

Che sia appannaggio dell'arte la misura del mondo? Kehlmann non risponde, ma con classe ed ironia fa dire a Humboldt che: “Gli artisti dimenticano spesso e volentieri il loro compito: mostrare la realtà e prosegue insistendo che considerano un merito le divagazioni, ma le cose inventate confondono le persone.

Giorgio Fontana

La misura del mondo

Titolo: Die Vermessung Der Welt
Autore: Daniel Kehlmann
Editore: Feltrinelli, I narratori 2006
Pagine: 254 pagine
ISBN: 8807017024
Prezzo 15,00 euro

L'Autore
Daniel Kehlmann è nato nel 1975 a Monaco di Baviera e vive da quando era bambino a Vienna, dove si è laureato in filosofia. I suoi libri, tradotti in decine di lingue, hanno vinto numerosi premi. In Germania l’autore è considerato uno dei più importanti scrittori degli ultimi cinquant’anni.


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