IL
CASO JANE EYRE
Siamo ai giorni nostri in una Inghilterra “alternativa”.
Tutto è come oggi, salvo che i libri sono importanti
come oggi può esserlo il calcio. Gruppi di hooligans
si scontrano per le strade inneggiando a Marlowe invece
che a Shakespeare e una branca della polizia si occupa di
crimini letterari. La protagonista è, per l’appunto,
un’agente che si trova a dover competere con un diabolico
criminale che minaccia di uccidere Jane Eyre, la protagonista
del romanzo omonimo, penetrando (fisicamente!) nel manoscritto
originale di Charlotte Brontë. Un esempio del clima
ci è offerto da questo stralcio: «I Milton
erano, nel complesso, i più entusiasti seguaci di
un poeta. Scorrendo l’elenco telefonico di Londra
si trovavano circa quattromila Jhon Milton, duemila William
Blake, un migliaio di Samuel Coleridge, cinquecento Percy
Shelley, altrettanti Wordsworth e Keats, e una manciata
di Dryden».
Perché leggerlo? Qualcosa di nuovo. Questo è
quello che ho pensato, quando ho finito di leggere questo
libro. Fantascienza, giallo, thriller, poliziesco sono termini
con cui vengono vestite opere che tendono a sfuggire a facili
catalogazioni. Questo è uno di quei romanzi: un’avventura
che scardina, piacevolmente, le leggi della fisica, mescolando
fantastoria, poliziesco, critica letteraria e humor britannico.
Inoltre, vi siete mai chiesti cosa facciano e a cosa pensino
i personaggi di un romanzo quando non sono “in scena”?
Il nostro giudizio: scrittura fluida e creativa, personaggi
dalla psicologia approfondita, ottima traduzione.
Ruggero Signoretti
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Titolo:
IL CASO JANE EYRE
Autore: Jasper
FForde
Traduzione di Emiliano Bussolo e Daniele Gewurz
Editore:
Milano, Marcos y Marcos, 2006
Collana Gli alianti
Pagine: 378
pagine
ISBN: 8871684362
Prezzo
16,00 euro
http://www.marcosymarcos.com/
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