Le sei, l'ora del brulichio...In
un secondo
si riaffolla il piazzale della Metro
e si sfolla di gente affannata; il mondo
passa sui mattoni appestati, cieco
il respiro, il cuore furibondo,
le parole mozzate, lo spicinìo
delle membra, i nervi a fondo
nella cassa toracica, l'oblìo...
Un chiarore di tomba, di sepolcro
nel cunicolo oscuro, il disdoro
dei giorni, la caduta a piombo...
Disperata poesia, ora ti spoglio:
sei venuta a beffarmi, ti conosco:
era falso il brillìo del tuo tesoro.
Francesca Farina