LO
STAGNO DI FUOCO
Il 27 giugno del 2016 il Giudizio Universale
viene ufficialmente annunciato. “Ovazioni e applausi,
luci sfolgoranti”. Il giorno dopo vivi e morti si
ritrovano per le vie e le piazze del mondo ad ascoltare
la voce di Dio che destina al paradiso o all’inferno.
Alla fine, a mezzogiorno del 28 giugno, ora di Greenwich,
solo una manciata di uomini e donne resta sulla terra. Sono
quelli che non si sono comportati né bene né
male, dalle vite troppo grigie per essere giudicati. Tra
loro tre angeli, scacciati dal paradiso per aver sbagliato
a giudicare tre persone che, erroneamente, sono finite all’inferno.
Si riuniscono tutti alla Sagra di San Michele in Val di
Susa, a “casa” proprio di Michele, uno dei tre
angeli la cui missione è quella di recuperare le
tre anime. E, in questo viaggio all’inferno, i tre
spiriti angelici sono accompagnati da un manipolo di “grigi”,
ognuno alla ricerca di un motivo per vivere o per morire.
Novello Dante, Daniele Nadir, autore appena trentenne, ci
accompagna in un affascinante viaggio all’inferno,
fino in fondo, fino alla fossa di Lucifero in persona, incontrando
personaggi strani e bizzarri, demoni e dannati. Voluminoso
ma “leggero”, mescola tradizione cattolica ed
ebraica, senza velleità educative. Interessanti i
personaggi, sia demoni che dannati, legati all’immancabile
contrappasso dantesco, la cui psicologia infernale è
ben tratteggiata. Ma ancora più interessante ed avvincente
è la raffigurazione dei paesaggi infernali, tra allegoria
e tradizione, che denotano una fantasia fuori dal comune,
legata ad una notevole capacità descrittiva.
Particolarmente efficaci i disegni di Mattia Ottolini che
accompagnano la narrazione, come in un codice medievale.
Divertente, scorrevole e avvincente, è il romanzo
storico della fine del mondo.
Ruggero Signoretti |