un
cuore matto...
..che ti vuole bene", potrebbe essere
questo il leit motiv di Davey Jones, molluscoide capitano
dello spettrale Olandese Volante che, per sfuggire alle
pene del mal d'amore, ha chiuso il suo prezioso cuore in
un forziere sepolto su un'isola sconosciuta...E' al destino
del cuore di Davey, che è poi il cuore stesso del
mare, che si lega la vicenda del secondo episodio dei Pirati
dei Caraibi che riporta sugli schermi uno dei personaggi
più divertenti e politically scorrect del grande
schermo.
Ammettetelo: nessuno entra in scena come il capitano Jack
Sparrow! Nel primo episodio attraccava gloriosamente al
molo di Port Royal mentre la sua barcarola affondava inesorabilmente,
in questo secondo episodio "vara" una cassa da
morto servendosi degli arti del caro estinto per pagaiare
verso l'amato vascello: la Perla Nera.
Il secondo episodio della saga del capitano Sparrow si apre
con un matrimonio interrotto: quello de "il caro Will"
con la bella Elisabeth. A intromettersi nelle nozze è
niente di meno che la compagnia delle Indie che tramite
i due nubendi vuole arivare all'ultimo dei moicani: Jack.
Il quale non è che se la passi poi così bene,
riconquistato il comando della Perla Nera, è costretto
a fare terra e a restarci per sfuggire al pagamento di un
credito, per il cui saldo è richiesta l'anima del
capitano. A battere cassa c'è un creditore esigente
che per far valere i suoi diritti non esita ad evocare dalle
profondità dell'oceano il leggendario Kraken, mostro
marino"madre di tutte le piovre". E' un patto
degno del dottor Faust quelllo che lega il capitano Sparrow
all'Olandese Volante e scioglierlo non sarà impresa
facile, neppure per un giocoliere del destino come il personaggio
a cui da vita Deep.
Istrionico e smargiasso, Johnny Deep è l'anima e
il motore della saga che ha riportato sul grande schermo
le gesta epiche dell'era di corsari e bucanieri. Perfetta
nei tempi, la regia di Gore Verbinski è un vero fuoco
d'artificio e riporta al cinema la magia dei racconti di
Salgari. Certo "La maledizione del forziere" non
piacerà alla critica seriosa, ma è fin troppo
facile accusare la saga di essere un blockbuster pianificato
a tavolino dallle due major formaato famiglia: la Disney
e la Bruckrmeier. Come se fosse un difetto saper incollare
il pubblico alla poltrona...bè un difetto l'abbiamo
trovato anche noi: il finale interruptus che ci ha fatto
gridare NOOOO!
Consoliamoci e consolatevi: in primavera torneremo a navigare.
Claudia Patruno
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