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Il
diavolo veste Prada
Tratto dal best-sellers di Lauren Weisberger,
il film ne riprende il ritmo brillante e scorrevole, anche
se il finale è totalmente diverso.
Malgrado la trama abbastanza prevedibile, tipica della commedia
“dei buoni sentimenti”, “Il diavolo veste
Prada” offre, oltre ad una serie di battute spassosissime,
più di uno spunto di riflessione.
Andando al di là del banale riferimento al mondo
della moda, la vera critica si rivolge all’ambizione
smodata, al carrierismo senza scrupoli che ormai caratterizza
il mondo del lavoro nella sua interezza. Sotto accusa non
è (tanto) la frivolezza dell’apparire, i bei
vestiti o la realtà patinata che si sovrappone a
quella emotiva e sentimentale, quanto la totale incapacità
di riuscire ad emergere con le proprie forze senza scendere
a compromessi.
La trasformazione più radicale di Andy non è
quella legata al suo abbigliamento, nella misura in cui
non è il rinnovamento del guardaroba a cambiarne
i valori; la protagonista cambia quando decide di diventare
un’estensione dell’odiato/mitizzato capo. E
questo tipo di cambiamento è molto più frequente
di quanto il film non lasci intendere.
Da sottolineare, oltre alla superba Meryl Streep, l’interpretazione
di Stanley Tucci, esilarante e riuscitissima.
Giulia De Mare |
Il diavolo veste
Prada |
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Titolo originale: Devil wears
Prada
Nazione: U.S.A.
Anno: 2006
Genere: Commedia
Durata: 109'
Regia: David Frankel
Cast: Meryl Streep, Anne Hathaway, Stanley Tucci, Emily
Blunt, Adrian Grenier, Tracie Thoms, Rich Sommer
Produzione: 20th Century Fox, Fox 2000 Pictures, Peninsula
Films
Distribuzione: 20th Century Fox
Sito ufficiale: www.devilwearspradamovie.com
Trama:
Laureatasi a pieni voti in una piccola cittadina di provincia,
Mirando sogna di diventare giornalista e si trasferisce
nella frenetica New York, dove trova lavoro come assistente
di Mirando Priestly, spietata direttrice di una importantissima
rivista di moda.
Il lavoro non è esattamente quello sognato dalla
ragazza, ma rappresenta il miglior trampolino di lancio
per qualsiasi rivista.
La sopravvivenza nel nuovo ed ostile ambiente di lavoro
sarà tutt’altro che facile e Andy dovrà
scegliere cosa è davvero importante nella sua vita
e a che cosa dovrà rinunciare.
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