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CANA
in sanguine
Altro che nozze tarallucci e bisbocce a Cana
di primo miracolo tana naca è solo terrore un’altra
volta stolta molta 106 nel 1996 i morti ora son 66 donne
bambini molti invalidi calidi di vita avidi
io son Alì anchilosato all’ultima fermata disperato
questo è mio fratello di morte sorte a me legato
e questa mia mano semichiusa col dorso in fronte supplica
riparo dal vostro ingiustificato agguato
israeliani folli statunitensi pazzi gravidi d’orrore
i vostri passi
ché non è vino d’acqua questo che scorre
ma sangue d’innocente fonte
si sveglino le genti imprevidenti cieche veggenti contro
la prepotente macabra danza pancia d’arroganza di
certe nazioni che spacciano le loro strategie militari per
errori
pardon sorry excuse moi ma spicciati popolazione fatti in
là togliti di mezzo in 24 ore ché arriva il
padrone ladrone l’ha deciso reciso il signore della
terra democrazia formato fetenzia un arbusto arido di senno
combusto frustro e troppo sventagliato anche dal nostro
uomo d’ale con un ma temporeggiante di troppo che
lucida trascorsi petting appannati già da altri in
vero oggi dinnanzi a noi boccaperta riesumati ?vedo chi
dandy moscio nel rostro fa crollare una catena popolare
e poi assiso su morbida poltrona camerale indulge burroso
alla controparte [si fa per dire è solo commedia
d’arte (di quale libro paga occupi tu presidente dudu
le scorte porte?)]?
30 luglio 2006
Nadia
Cavalera |
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