Musica
e scrittura
“La sindrome di Brontolo” ha
una trama essenziale. Un anziano venditore di palloncini,
rappresentante di una categoria in via di estinzione; un
uomo che viaggia da una vita all’altra, ladro in Spagna,
assessore in Germania, articolista in Francia; una bellissima
ragazza con tutte le colpe del mondo; un "tassinaro"
romano, archetipo di tutti i conducenti di auto pubbliche;
un raccontastorie, con più storie che persone a cui
raccontarle. Tutte persone che non hanno nulla in comune
salvo la ventura di incrociare le proprie strade, i propri
pensieri, le proprie esistenze.
Perché leggere questo libro che, almeno nell’intreccio,
non sembra molto promettente? E chi è Stefano Bollani,
il suo autore?
Bollani non è uno scrittore. Bollani è un
pianista jazz, forse il migliore ed il più importante,
oggi, in Italia, e, potrà sembrare strano, ma nel
racconto questo “si sente”. Non è un
romanzo ma l’incrociarsi di temi, voci, storie. È
una improvvisazione jazzistica che Bollani, probabilmente,
ha scritto confondendo la tastiera del computer con quella
del pianoforte.
Quello che viene fuori è poco catalogabile e descrivibile.
Esistono racconti jazz? Esiste la categoria letteraria delle
improvvisazioni? Se esiste Bollani dimostra di essere un
virtuoso anche della parola, oltre che delle note.
Romanzo breve, forse più un racconto lungo, in cui
l’autore, narrante in prima persona, diviene il protagonista
che interagisce, o meglio, interferisce direttamente con
i personaggi. E questi sanno perfettamente di trovarsi in
un romanzo. Un libro con solo protagonisti e nessuna comparsa,
se non l’ambiente (Roma?) in cui si dipanano, intrecciandosi
ed annodandosi, le loro vite.
Un racconto da una sera, per chi ama leggere fuori dagli
schemi. Un libro jazz, valida opera prima, da assaporare
tutto d’un fiato.
Ruggero Signoretti |
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Titolo:
La sindrome di Brontolo
Autore: Stefano
Bollani
Editore:
Baldini Castoldi Dalai, Milano, 2006
Pagine: 90
pagine
ISBN: 888490949X
Prezzo:
12,00 euro
web: http://www.stefanobollani.com/
Trama:
Una giornata nella vita di uomini e donne semplici, sognanti
e stralunati è lo spunto per l'esordio narrativo
di Stefano Bollani, un romanzo che lo pone fuori dal coro
e regala il suo sguardo scanzonato sulle cose del mondo,
la sensazione che tutto possa succedere senza che nulla
davvero accada. Un venditore di palloncini che fanno volare
via chi li possiede, una donna con il solo difetto di essere
donna e bella, un tassista logorroico ma imprevedibile,
un uomo dalle mille identità: questi personaggi costruiti
con grazia sono inconsapevoli protagonisti di un disegno
solo in apparenza casuale, che li farà incontrare
e scontrare secondo la volontà dell'autore e che
apriranno altre porte su altri mondi.
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