BA-ORSENNA
Il francese Erik Orsenna si cala nei panni
di «Madame Ba» - così anche il titolo
del libro – o meglio di Marguerite Dyumasi, coniugata
Ba, in Mali. La cinquantasienne insegnante scrive una lunga,
appassionata, sarcastica lettera al «signor Presidente
della repubblica francese delle armi, delle leggi e degli
aeroporti».
Il romanzo è uscito in Italia due anni fa, da Ponte
alle grazie, ma solo ora arriva (da Tea) in economica. Filo
conduttore di questa lunga lettera è lo “smontaggio”di
uno dei documenti più cretini - e insieme macabri
- dei nostri tempi: il 13-0021 ovvero «formulario
di richiesta di visto di breve durata-transito». Nomi,
cognomi, tralasciando i soprannomi spesso così importanti.
Sesso. Ma «un coccodrillo invisibile» - una
mutilazione genitale - «ha portato via un pezzo di
inguine» a madame Ba. Cosa scrivere dunque? «F
al 50% dato che da quel giorno, in mezzo alle mie cosce,
il mio sesso si è ritrovato dimezzato?».Poi
data e luogo di nascita. Paese. Ma «qual è
il confine tra Paese e nazione?» si chiede: «Quanti
Paesi ha in sé un essere umano? (…) Due,tre,
cinque? E’ colpa ma se la vita è ricca? O il
formulario francese non serve a niente o dovrebbe tenerne
conto». E ancora: «Ho il passaporto del Mali.
E’ un vero Paese, quello che tutti gli abitanti vogliono
abbandonare al più presto alla sua triste sorte?».
Davvero si dimentica che l’autore di queste pagine
è un uomo leggendo scomode frasi come: «Eccettuate
quelle delle loro mogli, agli uomini piacciono le tristezze
delle donne» oppure questa realistica litania: «allattare,
pestare, camminare, portare, lavare, asciugare, allattare,
fiutare, sospirare, contrattare, accendere, spezzettare,
grattare, mondare, bollire, cuocere a fuoco lento, soffiare
nasi, pulire, curare, consolare, allattare, raccontare,
cullare, far addormentare (…) migliaia di doveri che,
da prima dell’alba a mezzanotte, si accaniscono a
rodere fino all’osso il più piccolo istante
di una madre africana». E quando racconta la «Francia
orco (….), bianca (…), grigia (…), sordomuta»
o ironizza sul sorriso forzato della Gioconda che rimpiange
di non essere un’africana sexi» si dimentica
che a scrivere è un intellettuale parigino.
Pochi ani fa un libro dell’etno-psichiatria Tobie
Nathan titolava e ammoniva: «Non siamo soli al mondo».
Bisogna dunque, in questo libro, fare i conti anche con
i ginn – spiriti, geni - e con «un udito così
fine da cogliere, a centinaia di chilometri, ciò
che un padre mormora alla figlia, di notte, lungo il fiume
Senegal. In Africa questo tipo di impossibile è moneta
corrente». Animali e odori, acque e leggende, vecchie
e nuove (il football) religioni. La protagonista chiede
al racconto di prestarle orecchio e poi (come nella tradizione
peul) può rimettere la sua storia «nel tesoro
generale di tutti i racconti».
Molti gli accenni alla Storia (sì, quella con la
maiuscola) rimossa sullo sfondo del libro . Come «i
30 mila morti di cui ventimila africani» il 16 aprile
del 1917 a nord-est di Parigi con gli eroi dei Paesi d’Oltremre
che però ricevono la Legion d‘onore solo l’11
novembre 1998: cioè «81 anni + 6 mesi + 24
giorni (…) 715.008 ore» più tardi, denuncia
Madame Ba, parafrasando una scandalosa vicenda collettiva.
O più lontano ancora la resistenza di El Hadj Omar
Tall (1795-1864) «contro gli artigli rapaci dei tuoi
amati francesi». Oppure la breve, strana indipendenza
del Mali-Senegal il 20 luglio 1960
Se il ritmo delle storie si fa più frenetico, Ba-Orsenna
cerca di frenarlo: «Racconto calmati. Smetti di galoppare».
Ma chi legge, sino all’ultima riga, prega che accada
il contrario.
Daniele Barbieri |
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Titolo:
Madame Ba
Autore: Erik
Orsenna - Trad. di F. Bruno
Editore:
TEA, Milano, 2006
Pagine: 426
ISBN: 88-502-1138-4
Prezzo:
8,60 euro
Trama: Madame Ba,
cinquantaseienne insegnante del Mali, per ritrovare il nipote
preferito chiede un visto d'ingresso temporaneo in Francia,
che le viene rifiutato. Decide allora di rivolgersi direttamente
al "Signor Presidente della Repubblica francese delle
armi, delle leggi e degli aeroporti", e si trova a
dover rispondere alle asciutte domande anagrafiche del formulario
ufficiale 13-0021. Ma la sua travolgente personalità
non può essere imbrigliata nelle fredde e burocratiche
caselle di un modulo e a ogni voce Madame Ba risponde con
la sua voce, raccontando storie della sua vita, della sua
gente e del suo Paese.
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