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Un
enigmistico feuilleton
Se ne è parlato tanto, certamente
troppo, perché dunque parlarne ancora? Perché
è appena uscita l’edizione economica del famoso
e famigerato best seller di Dan Brown. Se proprio volete
leggerlo, e non riuscite a farvelo prestare, almeno spendeteci
pochi soldi.
E’ un libro che troppi hanno preso sul serio, incrementandone
il successo, ma che non è altro che un feuilleton.
L’incipit è il ritrovamento del cadavere di
un vecchio e rispettato curatore del Louvre, assassinato
nel museo, nudo, nella posizione dell’uomo di Vitruvio,
famoso disegno di Leonardo Da Vinci. Vicino al proprio corpo,
lo storico dell'arte ha scritto, prima di morire, alcuni
numeri, poche parole e un nome: Robert Langdon, celebre
studioso di simbologia. Per Langdon e Sophie Neveu, crittografa
della polizia, nonché nipote del morto, inizia una
indagine nel tempo e nello spazio che li porterà
indietro di 2000 anni, per scoprire chi ha ucciso il curatore
e perché lo voleva morto.
Il libro andrebbe letto, se mai, come vademecum per scrivere
un libro di successo: prendete un giallo, miscelate con
sesso, esoterismo (templari, rosacroce, massoni… un
po’ per tutti i gusti) ed arte; unite qualche pagina
de “La settimana enigmistica” e un po’
di anticlericalismo ed avrete la ricetta per il libro di
successo. Mediocre sceneggiatura, thriller modesto, senza
ritmo. Le scene d’azione sono lente e poco avvincenti.
Un consiglio, comprate la summenzionata rivista di enigmistica.
Il prodotto editoriale è sicuramente migliore e il
godimento è assicurato.
Insomma un libro inutile, pretenzioso e noioso. Prodotto
preconfezionato. Gustoso come gli spaghetti in scatola.
Ruggero Signoretti |
Il codice Da Vinci |
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Titolo:
Il codice Da Vinci
Autore: Dan
Brown
Editore:
Mondadori, Milano, 2006
Pagine: 523
pagine
ISBN: 8804550198
Prezzo:
12,00 euro
Trama:
Parigi, Museo del Louvre. Nella Grande Galleria, il vecchio
curatore Saunière, ferito a morte, si aggrappa con
un ultimo gesto disperato a un dipinto del Caravaggio, fa
scattare l'allarme e le grate di ferro all'entrata della
sala immediatamente scendono, chiudendo fuori il suo inseguitore.
L'assassino, rabbioso, non ha ottenuto quello che voleva.
A Saunière restano pochi minuti di vita. Si toglie
i vestiti e, disteso sul pavimento, si dispone come l'uomo
di Vitruvio, il celeberrimo disegno di Leonardo da Vinci.
La scena che si presenta agli occhi dei primi soccorritori
è agghiacciante: il vecchio disteso sul marmo è
riuscito, prima di morire, a scrivere alcuni numeri, poche
parole e soltanto un nome: Robert Langdon.
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