Jonathan
Strange e Mr. Norrell
In un tempo remoto la magia era parte integrante
della vita degli uomini, ma col passare dei secoli se ne
perse la memoria; i maghi divennero poco più di una
leggenda e nel XIX secolo l’Inghilterra non crede
più nel suo utilizzo. Si dice, nei circoli di magia
stessi, che la sua pratica non faccia più parte del
bagaglio culturale dei gentiluomini inglesi perché
praticarla non sarebbe “rispettabile”, ma la
realtà è che nessun gentiluomo è più
in grado di operare incantesimi: dietro la mancanza di rispettabilità
si nasconde la perdita della capacità.
E’ a questo punto che compare il misantropo Gilbert
Norrell di Hurtfew Abbey e che si sparge la voce di un ritorno
della magia in Inghilterra.
Convinto di dover aiutare il Governo nella guerra contro
Napoleone, Mister Norrell va a Londra dove incontra un altro
giovane e brillante mago, Jonathan Strange. Insieme i due
entusiasmano il Paese con le loro magie, ma l’accordo
si muta presto in rivalità. E la storia diventa molto,
molto complicata.
Susanna Clarke nel suo romanzo parla di magia
senza creare uno scenario immaginario, ma collocando il
fantastico parallelamente alla realtà, descrivendo
due gentiluomini inglesi che esercitano la loro arte all’interno
del contesto culturale e storico del diciannovesimo secolo
in Europa, e svelando progressivamente come le arti magiche
interagiscano con il mondo quotidiano.
Il romanzo scorre veloce nonostante le quasi
800 pagine, trascinando il lettore in una narrazione avvincente,
con descrizioni degne di un Dickens e personaggi che sembrano
usciti dalla penna sagace della Austen. L’uso sapiente
di parole arcaiche e di una quantità di note a piè
pagina, inventate di sana pianta, rendono perfettamente
l’atmosfera colta e affettata del periodo.
Il punto di forza dell’intero romanzo è infatti
la satira rivolta alla falsa erudizione, a coloro che sono
erroneamente convinti di essere colti, all’uso politicizzato
della magia e all’intera epoca romantica, ironizzando
impietosamente sulla tendenza alla pomposità, allora
come adesso, di certa cultura, inglese e non solo.
Sonia Conversi
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L'autore:
Passa l'infanzia tra le città della Inghilterra del
Nord e la Scozia, poi completa la sua educazione al St.
Hilda's College di Oxford.
Nel 1990 si trasferisce a Torino ad insegnare
inglese, poi nel 1991 a Bilbao.
Torna in Inghilterra nel 1992 ed inizia la
stesura del suo primo romanzo che le porterà la fama:
Jonathan Strange & il signor Norrell che completa
e pubblica nel 2004.
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