Quinto: Non uccidere
"Capisci cosa voglio dire?" - chiede
la voce sottile - "Sì" - risponde meccanicamente
la ragazzina, ma la risposta è chiaramente "No".
E come potrebbe essere altrimenti dal momento che il dialogo
coinvolge uno dei massimi e più complessi autori
americani ed una ragazzina della campagnia del Kansas?!
E' in questo desiderio di farsi capire e nel rifiuto aprioristico
(vero retaggio dei padri pellegrini) la misura dell'interpretazione
di Philip Seymour Hoffman, giustamente premiata con l'Oscar.
"A sangue freddo" sfugge dalla categoria
del film biografico, piuttosto celebra la nevrosi dello
scrittore Truman Capote e l'ambiguità del mestiere
di scrivere nel ripercorrere i sei lunghi anni che portarono
alla nascita del "romanzo documentario", che rese
Capote il più celebrato scrittore americano ed allo
stesso tempo ne incise la personalità al punto di
non riuscire più a completare alcun libro.
Capote ebbe la forza con questa analisi - poichè
sarebbe improprio chiamare " A sangue freddo"
romanzo - di esporre al grande pubblico l'eccezionale contraddizione
americana: "esistono due mondi in questo paese, in
uno vivono i Clutter, vittime di una strage insensata, e
in altro i due assassini. In qualche modo questi due mondi
sono collimati in una notte, perchè?..." L'inconciliabile
dualità si riflette in tutta la pellicola, nel contrasto
fra il calore delle luci di New York e la fredda aridità
dell'inverno nel Kansas e nel contrasto dello scrittore
dall'apparenza vanesia e voyeristica, ma in realtà
l'unico in grado di provare il reale orrore per la violenza.
Non solo la violenza di due balordi che sterminano una famiglia
per pochi spicci, ma anche la violenza legalizzata della
pena di morte. E' una discesa agli inferi quella di Capote,
che lo porta allo sgretolamento del sicuro argine della
giustizia, alla paura crescente di non essere più
libero dalla morsa del rapporto che instaura con i due criminali
ed inevitabilmente all'autodistruzione dell'alcolismo.
"E' come se io e Perry fossimo cresciuti
nella stessa casa. E un giorno lui è uscito dalla
porta sul retro e io da quella davanti", ecco la semplicità
con cui un'artista riesce a leggere il mondo e a trasmettere
i suo messaggio nella memoria comune..
Come nel caso di altri recenti lavori eccellenti
(ad esempio "Good night and Good Luck") esiste,
grazie al cielo, un cinema americano che cerca di interpretare
un clima attuale da caccia alle streghe e buonistica censura
rileggendo o, per meglio dire, rivivendo episodi e scelte
pagate duramente e con coraggio. Scuotetevi e chiedetevi
"...perche?".
CP
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