Pink
I’m not dead
È uscito il 31 marzo l’attesissimo,
quarto album di Pink “I’m not Dead”, titolo
in aperta polemica con chi pensava che fosse una star in
declino. Invece questa ragazza arrabbiata dai capelli rosa
e dalla voce potente e calda (nonper nulla ha iniziato a
cantare entrando a far prte di un coro gospel) torna prepotentemente
sulla scena con un album che conferma le sue capacità
di interprete, la sua energia, il suo essere in bilico tra
rock aggressivo, archi e acustiche delicate e venature pop.
Tra strofe con forti accenni melodici e ritornelli
esplosivi la formula è vincente, collaudata e in
grado di garantirle un'alta posizione in classifica. Pink,
più matura sia artisticamente che a livello personale,
cerca di porsi in aperta polemica con il mondo patinato
della pop music riuscendo ugualmente a rimanere in testa
alle classifiche sia americane che europee.
Che l’album tocchi molti temi “scottanti”
si capisce già a partire dall’irriverente primo
singolo, che ha preceduto l’album, e da cui è
stato tratto l’esilarante quanto crudele video “STUPID
GIRLS” in cui Pink attacca senza riserve la vacuità
dello showbiz ed in particolare di molte delle sue colleghe
mettendone in risalto l’aria svampita e la superficialità
in una irriverente parodia delle varie Paris Hilton, Linsday
Lohan, Jessica Simpson che, tra parentesi, interpreta nel
video con rara bravura ed efficacia.
Interessante è “DEAR MR. PRESIDENT”
una sorta di lettera aperta al Presidente degli Stati Uniti,
un dialogo sincero e sofferto tra una ragazza che vuole
capire e un uomo troppo potente e troppo lontano, brano
in cui Pink tira fuori il suo spirito democratico.
“I’VE SEEN THE RAIN” è
invece un brano scritto dal padre, che la cantante interpreta
insieme a lui rivelando un forte legame fatto di tenerezza
e affetto, e racconta della guerra in Vietnam e dei suoi
reduci.
I brani dell'album sono, insomma, tutti molto
personali: l'artista parla per lo più in prima persona,
raccontandosi, descrivendo passioni consumate in fretta,
momenti di disperazione, interrogandosi sul suo ruolo e
sulla solitudine di cui può soffrire anche una persona
famosa, cercando persino di offrire una valida alternativa
al mondo di cartapesta dorata che televisione e gossip presentano
come il migliore possibile, mostrandone la vacuità
e mettendolo in ridicolo.
Dopo tre anni di silenzio Pink torna alla
ribalta, più in vita che mai.
Sonia Conversi |