 FOTOGRAFIA E FOTOGRAFIE
In ognuno di noi è assopito un fotografo, non per le degnissime istantanee di famiglia o i ricordi di viaggio, ma per testimoniare il felice connubio tra tecnologia e creatività, tra fantasia e quotidianità. In questo ambito che nello Studio Arte Contemporanea Hyunnart viene proposto il lavoro di Oan Kyu, Daniela Monaci, Claudio Palmieri e Francesco Vaccaro, rivisitando il tema della quinta edizione di FotoGrafia (Festival Internazionale di Roma), con la frammentazione e la moltiplicazione dell’immagine.
Un particolare approccio alla fotografia di artisti che attraverso la fotografia hanno sviluppato altri linguaggi o per suo tramite hanno posto delle riflessioni sul mondo.
Oan Kyu lascia, momentaneamente, la tessitura per proporre una serie di istantanee raccolte in un “Viaggio quotidiano”, un’indagine tra il comportamento e il luogo. Daniela Monaci interviene, influenzato dai sui trattamenti pittorici, con un video.
Claudio Palmieri trasforma, in una sorta di architettura, le immagini invernali di rami stagliati nel cielo, trattandole come le figure di Rorschach. Ma è Francesco Vaccaro che, passando dall’immagine in movimento dei suoi video a quella “statica” della fotografiche, elabora, in un susseguirsi dello stesso gruppo di persone, una continuità con il mezzo cinematografico. Persone decotestualizzate dall’ambiente esterno, ma in una continua mutazione negli atteggiamenti.
Lontano dal quartiere Esquilino dello Studio Arte Contemporanea Hyunnart, nello spazio G.I.G.A. (via del Governo Vecchio 43), ed estranea da FotoGrafia, risalta, nel contesto della mostra dedicata a delle visioni di arte urbana, un altro modo di intendere la fotografia. Una fotografia surreale e intimista quella di Alessio Facchini nel suo trattarla come immagine pittorica per rappresentare un’inquietante “famiglia” (The Family).
Gianleonardo Latini
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