 Le porte della Basilica di Santa Maria degli Angeli
Tutti noi ci ricordiamo le vecchie porte lignee, della Basilica di Santa Maria degli Angeli in Piazza della Repubblica installate negli anni 50, ed è proprio per questo che quando mi sono trovata innanzi alle due porte bronzee ideate da Igor Mitoraj, la prima impressione è stata di stupore. Lo stupore di rendersi conto di come un autore definito “moderno” potesse aver concepito un’opera cosi perfettamente in linea con i cannoni classici e nello stesso tempo così evocativa.
Sono ritratti due momenti salienti della storia del cristianesimo: l'Annunciazione, dalla quale tutto ha inizio, e la Resurrezione, che porta con sé la speranza e la fede del perdono.
In entrambe le scene ritratte ci sono molti elementi che richiamano l’arte classica senza, però perdere quell’afflato di moderno che ci lascia la possibilità di spaziare nella libera interpretazione. Le figure bendate presenti nel pannello della Resurrezione sono un classico nell’arte d’Igor Mitoraj. Queste sculture hanno in sé l’aspetto criptico dell’arte moderna, e non nego che guardandole si provi una certa irrequietezza.
Queste porte trasmettono un senso di grandezza e di maestosità; infatti, danno l’impressione nonostante siano costruite in bronzo d’essere leggerissime e di poter essere attraversate con una mano. Lo sfondo delle porte è operato in tal modo che le figure pare si proiettino fuori da un mondo stellato, meglio definito come firmamento. Perfettamente in linea con la “sobrietas” romana che le mura della basilica sprigionano, le porte esprimono anche essenzialità e al contempo sono il limite, la soglia, il varco di un mondo pieno di speranza.
Consiglio vivamente ai nostri lettori di fare una bella passeggiata per Roma e passando per Piazza della Repubblica, fermarsi innanzi alla Basilica lasciandosi suggestionare da quest’opera sì tanto ammirata e spero degnamente descritta.
Eleonora Civita |
