IL
SOSTEGNO ALL’ARTE CHE VERRÀ
Sono quattro le Scuole dell’Accademia
di Belle Arti di Roma, tra incisione, pittura e decorazione,
che da febbraio si confrontano nell’ampio spazio espositivo
di Vertecchi. Dopo i corsi tenuti da Aristea Kritstotaki,
Andrea Volo, Celestino Ferraresi, è ora la volta
di Giuseppe Modica con i suoi allievi in “De Pictura”.
Una quindicina di studenti che mostrano, in una atmosfera
novecentesca, quanto interesse c’è nel corso
di pittura per la raffigurazione. Dalle forti rappresentazioni
del corpo umano, con i nudi di Ilaria Bracaloni e di Verdiana
Pistacchini, al malinconico paesaggio autunnale che Elisabetta
Magnante trasforma preannunci di tempesta e di cambiamenti,
della natura morta virtuosistica di Giovanni Gasparro, al
salto nella rarefazione cromatica di Ariadna Diaz Contreras,
uno sprazzo verso la luce indefinita dell’impercettibile.
Negli altri molta scuola, un’inventiva ancora acerba
per camminare verso l’appartenenza della nuova generazione
di artisti, ma è difficile poter percepire le singole
capacità da pochi lavori, in alcuni casi un singolo,
esposti.
La rassegna si concluderà con “Prova d’autore”,
una mostra sulle opere dei professori e dei rispettivi assistenti
di cattedra (Corrado Giambra, Nicola Spezzano e Pierluigi
Berto) sul loro diverso interpretare l’arte. Illuminante
per i futuri allievi dell’Accademia nello scegliere
il corso da seguire.
L’iniziativa è un felice incontro tra un’azienda
che fornisce materiali per le belle arti e l’Accademia
di Belle Arti di Roma.
Claudia Patruno
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