UNA
VERA GALLERIA IN UNA BIBLIOTECA
Sempre più frequentemente le biblioteche
si aprono all’arte contemporanea, così, dopo
Villa Mercede che accoglie i nuovi talenti proposti dagli
artisti della Fondazione Cerere, anche la biblioteca comunale
Elsa Morante ospita il lavoro di sette pittrici e una scultrice
(Cristina Madini, Aleksandra Kasperek, Franca Clemente,
Young Sil Choi, Orsola Cianchi, Loretta Anna Pagliacci,
Barbara Pinna e Eliana Maria Costa De Aguiar), raccolto
per essere una buona occasione per colmare la distanza che
si frappone tra l’arte e il quotidiano delle persone.
Lo spazio è ampio, al piano superiore di questa biblioteca
organizzata in una parte dell’ex Colonia Vittorio
Emanuele III, e all’esposizione sarebbe facile affianca
una serie d’incontri tra gli artisti e i fruitori,
ma per ora accontentiamoci di incontrare un intreccio pittorico
di realtà viste da Cristina Madini, anche promotrice
dell’iniziativa, attraverso una lente deformata, con
degli evidenti rimandi a Matisse, con degli interni che
si aprono all’esterno o sono gli alberi o le strade
che irrompono nei salotti e negli studi. I paesaggi di Young
Sil Choi vanno scemando, sotto una guizzante pennellata,
nella loro raffigurazione. Ogni pennellata di Franca Clemente
è un’intera tavolozza, dalla quale scaturiscono
luci e ombre, ma sempre nella loro purezza, per rappresentare
delle donne nel cui sguardi sono racchiuse le singole vita.
L’immaginario di Aleksandra Kasperek è rivolto,
con una gamma cromatica che predilige le terre e le ocra,
alle architetture che perdono, pennellata dopo pennellata,
di consistenza e si trasformano in nuvole. Poi il percorso
espositivo perde di carattere, lasciando il posto ad una
dignitosa prova accademica.
Gianleonardo Latini
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