Distillati Municipali


Mediterranea

SERIAL LOVERS

Il titolo originale (Des souris et un homme, come dire uomini e mouse) è più ambiguo ma meno volgare di quello italiano. Autore ne è un brillante inglese trapiantato a Lione, 44 anni, direttore di un’agenzia pubblicitaria (http://lewisw.com/dubuzz/Parcours/index.html), che dopo il divorzio decide di andare a caccia grossa per un anno sul web. Scartate le cene e i club per i singoli, s’iscrive a Meetic (http://meetic.libero.it), mette in linea il proprio profilo e si butta in chat. Chiacchiere varie, poi cerca sempre di farsi dare il cellulare, poi si fissa un appuntamento… insomma il nostro amico colle donne ci sa fare: su 52 donne rimorchiate in chat, col 6% si è limitato a flirtare, ma con 27 - quasi la metà - ci è andato a letto. Per assurdo che possa sembrare, più della metà delle 27 (63%) è finita sotto le lenzuola quasi subito, il 15% nell’arco della giornata, il 22% dopo qualche giorno (è lui stesso a dircelo, amante delle statistiche). Ancora: il 55% l’ha incontrato una volta sola, il 4% due volte, il 41% più di due volte. E’ notevole riscontrare che ben 21 donne su 27 (77%) hanno preso loro l’iniziativa, chiedendo a quest’uomo di fare l’amore, ma spesso comportandosi come maschi: la metà di loro ha fatto l’amore con lui una volta sola e poi ha rotto il contatto. Donne tutte fra i 35 e i 45 anni, sposate o singole, impiegate o professioniste, ora annoiate, ora romantiche, ma tutte pronte a cercare sesso e/o amore in chat. I guai cominciano infatti quando vogliono stabilizzare la relazione e andar oltre il sesso per il sesso. Come Casanova e Don Giovanni, Wingrove è in realtà un collezionista e non vuole impegnarsi con nessuna donna. Molte ci restano male, ma alcune di loro sono poi diventate sue amiche intime. Lui si è arreso solo alla ventisettesima, con cui ora convive; ma le altre ventisei sono schedate senza pietà, con tanto di descrizione fisica, punteggi a letto e altre amenità. Quando poi descrive gli atti sessuali propri e altrui, l’autore non va tanto per il sottile e usa spesso un linguaggio di caserma. Se davvero ama le donne come scrive, nulla da stupirsi se la metà l’ha mollato dopo la prima notte d’amore. Possiamo anche invidiare quest’uomo, ma dal libro esce anche un’immagine di miseria. In Europa sono 40 milioni gli umani che si cercano in questo modo, ma è come se i contratti a tempo e il fast food abbiano cambiato anche le nostre abitudini sociali. E tutto questo grazie alla Rete. L’autore non è certo un teorico, ma nota stupito che le stesse donne che si confessano nel profondo della chat, mai gli direbbero tutto in mezz’ora se le abbordasse in un locale pubblico, né farebbero l’amore con uno sconosciuto. Questa de-realtà è nota agli studiosi (cito p.es. La sparizione del reale di Marco Caponera, Le nubi edizioni, 2005), che analizzano l’essenza e i pericoli di questa dimensione de-territorializzata, virtuale. Ed è proprio questo il mondo in cui Wingrove si tuffa a capofitto. Ma per sua fortuna ne sa uscire in tempo.

Marco Pasquali

ME LA DAI, LA MAIL?

 


Titolo: ME LA DAI, LA MAIL?
Autore: Lewis Wingrove
Editore:Salani, 2006
Pagine: 178
ISBN 88-8451-696-X
Euro 12,50


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