NUOVE
FRONTIERE DIGITALI ALL’ISOLA TIBERINA
Giovedì 6 luglio alle ore 21.00 è
partita, nell’ambito de L’Isola del Cinema all’isola
Tiberina in Roma, la rassegna di video d’arte contemporanea
“Video Island” tenutasi nella Sala CineLab diretta
dalla scuola di Cinema. Ogni settimana verranno proposti
dei video finalizzati ad approfondire le diverse sfaccettature
della natura umana nella sua complessità attraverso
la molteplicità creativa dei videomaker e dei loro
lavori. Nella serata inaugurale sono state proiettate nove
opere di video d’arte realizzate da artisti italiani
e internazionali e incentrate sul tema dell’alienazione.
Alcuni di questi video spiccano per il fascino delle immagini
e per l’originalità dello stile. In particolare
“Stranger” (realizzato da Karin Andersen e Christian
Rainer), che ha dato inizio alla rassegna, incanta per la
suggestiva bellezza delle immagini che mostrano allo spettatore
cosa può provare un musicista quando si immerge nella
musica da lui stesso prodotta con il suo pianoforte: è
nella solitudine di quel momento che egli trova il suo rifugio,
fino a trasformarsi in un poetico personaggio in perfetta
armonia con gli elementi primordiali della natura e quindi
con tutto ciò che lo circonda. Divertente e preoccupante
allo stesso tempo è invece “Telespettatori”
(di Francesco Cabras e Alberto Molinari) che mostra spietatamente
e con distacco tutte le reazioni che gli spettatori possono
avere nel momento in cui si trovano a subire le immagini
emanate dalla televisione: attesa, stupore, commozione,
indifferenza, distrazione, nervosismo, noia, alienazione.
Tutti hanno una caratteristica che in quel momento li accomuna:
la solitudine. Accattivante e di notevole fascino è
poi “Impossibile Love” (diretto da Luca Curci
e Fabiana Roscioli) le cui immagini oniriche e visionarie
mettono lo spettatore di fronte a due poli opposti dell’amore:
da una parte l’amore inteso come sentimento puro,
spirituale e pulito di due amanti eterei che si muovono
in un ambiente astratto e incontaminato con equilibrata
ed elegante armonia, come in una danza; dall’altra
parte c’è invece l’amore torbido, morboso
e violento tra tre corpi femminili che, in totale alienazione,
si contorcono immersi in un inquietante liquido rosso. Degno
di nota è anche “Rewinding Journey” (di
Aldo Giannotti) il cui protagonista è un alieno che,
spaesato dalla folla di persone che, non accorgendosi neppure
della sua presenza, continuano a condurre la loro stressante
vita come degli automi impazziti, è alla ricerca
di pace. Quando finalmente riesce a trovare la tanto ambita
solitudine e serenità in mezzo a un immenso e solitario
giardino, è stanco ma felice, e decide così
di fermarsi per ammirare la straordinaria bellezza del tramonto.
La serata si è conclusa con la proiezione di “Umo”
(diretto da Stefano Tordiglione) che mostra con impietosa
freddezza le vite tristi e spente degli uomini contemporanei,
a tal punto immersi nel grigiore della propria quotidianità
da non rendersi nemmeno conto degli sconosciuti e inquietanti
oggetti provenienti dal cielo che incombono minacciosamente
sulle loro teste. Esemplare è la sequenza finale
in cui appare la frenetica corsa della metropolitana, simbolo
dell’alienazione del mondo contemporaneo.
Nelle prossime settimane verranno proiettati nuovi video
incentrati su tematiche diverse: da giovedì 13 a
mercoledì 19 luglio sul rapporto tra corpo e mente,
da giovedì 20 a mercoledì 26 luglio sul binomio
arte e scienza, mentre la sera di giovedì 27 luglio
sarà dedicata a video con tema ironico a chiusura
della rassegna. Il tutto verrà nuovamente riproposto
nel mese di agosto. Un’ottima occasione per approfondire
tematiche interessanti, come le complesse sfaccettature
dell’essere umano, attraverso la visione di video
di qualità scaturiti dalla sperimentazione di sempre
nuove frontiere digitali.
Ester Carbone
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