I
CREDENTI DELL’AMORE
Sull’amore c’è da sempre
una ricca biblioteca. Mi piace ricordare il Tractatus de
Amore di Andrea Cappellano, ma anche la Lex Amoris, la legge
dell’amore nell’interpretazione pittorica di
Fra’ Angelico. Più recentemente, la prima enciclica
di Papa Benedetto XVI, Deus Charitas est, Dio è Amore.
Questo per dire quanto è forte il legame tra amore
e religione, al di là delle differenze di credo.
Melissa, laica, prende di fatto le difese dei credenti in
un nuovo piccolo libro, senza dubbio originale. Nulla di
strano: il miglior film cattolico romano – Cuore sacro
– si deve a Ozpetek, un regista turco musulmano. Questa
è una lettera aperta al cardinal Ruini (bersaglio
facile: è antipatico pure al Papa), dove brani del
Catechismo e del messaggio episcopale Rispettare la vita
sono integralmente riportati e puntualmente commentati.
Le opinioni di Melissa sono patrimonio comune dei giovani
e dei meno giovani; sono scritte in modo chiaro, intercalate
da ricordi personali. Stilisticamente, il libro è
di una disarmante semplicità, ma in questo modo affronta
i grandi temi dell’amore, del sesso, della maternità,
dell’aborto, della contraccezione, dell’omosessualità.
Scopo del libro è delegittimare il clero in materia
di sessualità, dimostrare che alcune pratiche sociali
non hanno finora distrutto la società, che ad essere
minacciate non sono le istituzioni ma le coppie, e che infine
è ora di combattere da una sponda laica l’integralismo
cattolico. Che a sua volta è fenomeno recente, indotto
in parte da quello islamico: tant’è vero che
fino a pochi anni fa il termine stesso neanch’era
in uso. Ma sulla necessità di un pensiero laico in
Italia c’è poco da discutere.
Ora, alcune osservazioni. Melissa ha la capacità
di scrivere ogni volta un libro diverso e questo le fa onore,
ma qui le sue posizioni sono analoghe a quelle reperibili
in centinaia di documenti elaborati persino dalle comunità
cattoliche di mezzo mondo, clero compreso. E come mai quelle
non se le legge nessuno? Melissa sa mettersi in gioco, ha
una maggiore visibilità e stavolta la usa per aiutare
gli altri. Parla ai giovani col linguaggio dei giovani,
fissando – come avanguardia - lo standard futuro per
affrontare gli argomenti più delicati e scabrosi.
Dall’altro lato c’è l’immagine
di un clero conservatore ed ossessionato dal sesso, non
fosse altro perché costretto a operare in una società
che ne è a sua volta saturata. Melissa stessa ne
è un esempio: quando si racconta, ne esce un quadro
ora a tinte forti, ora pieno di speranze, ma sempre incentrato
sul sesso e sull’amore: le sue precoci esperienze,
il breve amore dei suoi seguìto da un troppo lungo
matrimonio, l’ambiente provinciale chiuso, l’esteriorità
delle cerimonie nuziali, le vicende degli altri e quelle
proprie; tutto riporta alla centralità dell’Eros
come forza vitale, distruttiva solo se gestita male per
ignoranza, inesperienza o malafede. Eros ben diverso dall’Agape
dell’enciclica di Benedetto XVI – l’Amore
dall’alto verso il basso - ma altrettanto onnipresente
nella vita umana.
Marco Pasquali
Nota: finora (9 maggio 2006) il cardinal
Ruini non ha risposto. |