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LA PATRIA E LA MEMORIA
Tutela e patrimonio culturale dell'Italia unita
di Simona Troilo
Per la nuova collana di Electa dedicata ai Beni culturali, Simona Troilo presenta il primo esempio di storia sociale e culturale della tutela del patrimonio storico-artistico italiano. Il volume ricostruisce la nascita e lo sviluppo del sistema della conservazione dei beni d'arte e d'antichità, utilizzando una prospettiva peculiare: quella del valore identitario assunto dalle testimonianze del passato nelle comunità e nei luoghi in cui erano conservate. Intrecciando le vicende della tutela con i processi del nation-building, l'autrice individua nel patrimonio un terreno di elaborazione e rappresentazione di progetti, ambizioni, aspirazioni propri di gruppi sociali specifici. Spazio di sapere, pratica sociale, ambito di potere, il patrimonio storico-culturale diviene così lo strumento attraverso cui cogliere le percezioni del passato, le interazioni tra appartenenze, l'incontro e lo scontro tra memorie diverse, in un arco cronologico che va dall'Unità (1861) all'emanazione della prima legge organica di tutela (1909).
Il libro si snoda attraverso cinque capitoli che restituiscono il senso dei conflitti sorti attorno al possesso delle testimonianze del passato a partire dall'incameramento dei beni artistici della Chiesa. Da allora e per molti anni a seguire, la rivendicazione della permanenza in loco dei manufatti divenne lo strumento attraverso cui il mondo locale reclamò la propria peculiarità dinanzi al tentativo dello stato di procedere alla nazionalizzazione del paese. Utilizzando fonti di vario tipo che vanno dalla documentazione archivistica alla stampa, ai carteggi privati, a libri, opuscoli, pamphlet eruditi, l'autrice ripercorre un aspetto originale di quella lenta e faticosa costruzione del rapporto centro-periferia che permise a soggetti e istituzioni radicati nelle varie località di assumere un ruolo di protagonisti nella conservazione e valorizzazione delle testimonianze della propria storia. L'analisi dell'orizzonte simbolico e valoriale entro cui i beni storico-artistici furono inscritti le consente di individuare molteplici processi di identificazione connessi alla tutela e relativi all'elaborazione di nuove memorie e alla identificazioni di rinnovati concetti: tra tutti, quelli di patria e di memoria. Ne deriva una lettura inedita del ruolo svolto dal patrimonio storico-culturale in anni centrali della vita del paese, anni in cui la creazione di un sistema di tutela policentrico, capillarmente diffuso nel territorio, corrispose all'esigenza di ripensare l'identità locale e nazionale, valorizzandone i caratteri e ripensandone i valori. |
LA PATRIA E LA MEMORIA
Tutela e patrimonio culturale dell'Italia unita |
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Simona Troilo
Milano, Electa, 2006
Collana Electa
per le Belle Arti
pp. 262
Euro 19,00
www.electaweb.it |
L'AUTRICE
Simona Troilo è dottore di ricerca dell'Istituto Universitario Europeo di Fiesole. È stata membro del Graduiertenkolleg Sozialgeschichte von Gruppen, Schichten, Klassen, und Eliten dell'Università di Bielefeld ed è attualmente borsista post-dottorato presso il Dipartimento di storia dell'Università di Padova, dove collabora all'attività didattica della cattedra di storia contemporanea. Partecipa ad alcuni progetti interuniversitari sulla tutela del patrimonio e sulle pratiche sociali e culturali del territorio. Tra le sue pubblicazioni: Patrie. Il bene storico-artistico e l'identità locale tra otto e novecento, 'Memoria e Ricerca', n. 14, 2003; Sul patrimonio storico-artistico e la nazione nel XIX secolo, 'Storica', n.23, 2002; L'archeologia tra municipalismo e regionalismo nell'Abruzzo post-unitario, 'Mélanges de l'École Française de Rome, Italie et Méditerranée', n.113, 2001. |
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