Quando
l’Italia era una superpotenza
L’Italia è stata, per ben due
volte nella storia, una superpotenza che ha controllato
le sorti del mondo occidentale. Il ferro di Roma e l’oro
dei mercanti hanno dettato legge per centinaia d’anni
in due diversi momenti storici. Caso più unico che
raro, l’Italia rappresenta un’anomalia nella
storia: come una nazione, di per sé piccola e con
poche risorse, abbia potuto raggiungere il fatidico primato
di aver raggiunto, in due epoche, un’indiscussa superiorità
mondiale: la prima, politica, nell’antichità;
la seconda, economica, nel medioevo. Storia, economia e
geopolitica di due affascinanti periodi storici.
Lungi dall’essere un libro di memorie e recriminazioni,
della serie <<guardate quanto eravamo belli e forti>>,
il libro di Giorgio Ruffolo si propone, da una parte, di
raccontarci la nascita, l’apogeo ed il declino dei
due momenti di massimo splendore della nostra stoia, dall’altro
di dare una lettura critica contrapposta dei due momenti
storici in cui il nostro paese è riuscito a raggiungere
la supremazia con strategie completamente diverse.
La prima lettura può decisamente servire a ricordarci
che non siamo sempre stati un paese sottomesso, politicamente,
militarmente o culturalmente, alla superpotenza di turno;
la seconda a ricordarci che varie sono le strade che una
nazione può prendere per affrontare il domani. Una
analisi dei successi e degli errori del passato come strumento
per affrontare le sfide del futuro.
E’ certo che la lettura di questo saggio possa far
emergere un po’ di orgoglio nazionalista ma …la
storia è storia e l’analisi è indubbiamente
interessante.
Ruggero Signoretti |
|
Titolo:
Quando l’Italia era una superpotenza
Autore: Giorgio
Ruffolo
Editore:
Einaudi, Torino, 2004
Pagine: 303
ISBN: 8806168045
Prezzo:
€ 11,00
Trama:
I due più gloriosi e cruciali momenti della storia
italiana analizzati attraverso coordinate concettuali dei
nostri giorni. Dell'antica Roma l'autore analizza le ragioni
del rapido sviluppo, il modello economico imperiale e il
sistema agrario-mercantile a base schiavistica, le spese
opulente degli imperatori, i dati della svalutazione durante
la decadenza fino a giungere al momento della "rivelazione"
cristiana. Dalla Roma in decadenza, l'analisi converge verso
le capacità tecniche e politiche di Venezia, Genova
e Pisa, la conquista dei mercati orientali che definiscono
l'ecomonia-mondo rinascimentale con al centro la penisola
e le sue Città-Stato. Tale primato industriale e
mercantile è osservato fino al momento del nuovo
lungo tramonto.
|